Peste Suina, Liguria e Piemonte fisseranno le regole per l'attività all'aperto. Aspi recinta le autostrade
di Redazione
Il Governo ha delegato la materia alle regioni, che dovrà prevedere «misure urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana».
Nella sede di Regione Liguria si è svolta una riunione tra il vice presidente e assessore all'Agricoltura della Regione Liguria Alessandro Piana, l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa, il commissario straordinario all'emergenza Angelo Ferrari e il direttore del 1° Tronco di Autostrade per l'Italia Francesco Sapio.
Un incontro che arriva dopo la decisione di trasferire alle Regioni le regole per le attività all’aperto attraverso Piani regionali di intervento, che devono prevedere «misure urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana». Il provvedimento è stato firmato dal direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute e contiene anche altre norme.
Nell'incontro in Regione è stato fatto il punto sulla recinzione delle autostrade. "Poichè le istituzioni hanno individuato l'infrastruttura autostradale quale barriera naturale per il contenimento del contagio, su richiesta della Regione Liguria Aspi già dai primi giorni di febbraio aveva avviato un piano di riqualifica di circa 116 km di rete anti faunistica lungo le direttrici A7, A26 e D08 Predosa Bettole, anticipando e accelerando il piano di rinforzo che la società aveva già messo a punto e che avrebbe dovuto avere una durata di 6 anni, con un investimento di 12 milioni di euro. Nel corso della riunione, il direttore di Tronco ha rappresentato lo stato di avanzamento del piano: i primi 54 Km ritenuti più urgenti sulla base delle segnalazioni di polizia provinciale e cacciatori, sono stati realizzati al 53%. L'obiettivo è di ultimarli entro la fine di aprile, e di terminare l'intero programma entro fine estate 2022".
Nella stessa sede è stato concordato di effettuare un sopralluogo nei territori del Comune di Ovada e di Arquata Scrivia, per verificare la necessità di ulteriori potenziamenti. Le medesime valutazioni verranno fatte nei giorni successivi anche lungo la bretella D08. "Per realizzare questo importante risultato, Aspi ha mobilitato oltre 10 squadre, per un totale di quasi 100 tra tecnici e operai, e un imponente il numero di mezzi: 11 escavatori, 3 camiongru, 2 betonpompe e 12 furgoni. La nuova recinzione che viene montata è alta 180 cm, con a rinforzo un pannello di rete elettrosaldata zincata alto 90cm, che affonda nel terreno per circa 30cm al fine dì bloccare il passaggio al dì sotto della recinzione da parte degli ungulati" spiega una nota.
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