Peste Suina, la Regione: "Lavoriamo all'allentamento del lockdown nei boschi"
di Redazione
Rispondendo a una interrogazione di Pastorino (Linea Condivisa), il vicepresidente Piana annuncia deroghe per l'attività all'aperto non in contrasto con le norme europee e ministeriali
La Regione Liguria "è al lavoro per introdurre deroghe alle restrizioni per le attività all'aria aperta nella zona stabilita come infetta da peste suina africana".
Lo annuncia il vicepresidente della Regione Alessandro Piana rispondendo a un'interrogazione del capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio regionale Giovanni Pastorino.
L'ordinanza in vigore emanata dai Ministeri della Salute e delle Politiche agricole impone uno stop a caccia, pesca, raccolta di funghi e tartufi, trekking, escursioni in mountain bike e altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali a rischio infezione nei 114 Comuni della 'zona rossa', 78 in Piemonte, tutti in provincia di Alessandria, 36 in Liguria, nelle province di Genova e Savona.
"Le deroghe riguarderanno le attività all'aria aperta non in contrasto con le raccomandazioni europee e le disposizioni ministeriali", ribadisce Piana.
"Ritengo positivo dal punto di vista politico che si stia lavorando per riuscire ad attenuare una serie di restrizioni che pur nel rispetto delle normative per la salute dei suini vanno attenuate perché non c'è dubbio che il nostro entroterra è in una situazione molto pesante", commenta il capogruppo Pastorino.
Dalla fine di dicembre sono 53 le carcasse di cinghiale trovate infette: 30 in provincia di Alessandria e 23 nelle province di Genova e Savona
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