Pd alla Camera: “Governo garantisca il riconoscimento dei figli delle coppie di due madri”
di Carlotta Nicoletti
Ghio presenta un’interrogazione a Piantedosi: “Stop alle discriminazioni burocratiche, tutelare i diritti dei minori e delle famiglie”
Serve un intervento del Governo per superare gli ostacoli burocratici che impediscono il pieno riconoscimento dei figli delle coppie di due madri. A chiederlo è Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi per garantire l’attuazione della recente sentenza della Corte Costituzionale.
Sentenza - La Consulta, con la decisione n. 68 del 22 maggio 2025, ha sancito l’illegittimità costituzionale dell’articolo 8 della legge 40 del 2004 nella parte che esclude il riconoscimento della madre non biologica in coppie di due donne. Il principio guida, ha ribadito la Corte, resta l’interesse del minore e il diritto alla piena tutela giuridica della sua famiglia, anche fuori dai modelli tradizionali.
Problemi pratici - Ghio denuncia le difficoltà burocratiche che ancora oggi ostacolano molte famiglie: “Continuare a far subire discriminazioni ai bambini è un’ingiustizia intollerabile, soprattutto su aspetti basilari come il rilascio della carta d’identità”. Tra i problemi principali c’è il sistema informatico del Ministero dell’Interno, che permette solo di inserire un “madre” e un “padre”, escludendo di fatto la possibilità di riconoscere due madri.
Richiesta - Nell’interrogazione, firmata anche dai deputati Bakkali, Scarpa, Furfaro, Forattini, Pandolfo, Ferrari, Girelli e Malavasi, il Pd chiede a Piantedosi “quali iniziative urgenti intenda adottare per assicurare ovunque il rispetto della sentenza e dei diritti dei minori”.
Esempi - In alcuni Comuni italiani il doppio riconoscimento avviene già da anni, come recentemente a Genova. Ma la mancanza di uniformità genera disparità e incertezze tra le famiglie.
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