Papa Francesco: preoccupa insufficienza renale. Stasera rosario a San Pietro con Parolin. Buenos Aires gli dedica l'obelisco

di Stefano Rissetto

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Il cappellano del Gemelli: "E' l'ora della speranza contro ogni speranza"

Papa Francesco: preoccupa insufficienza renale. Stasera rosario a San Pietro con Parolin. Buenos Aires gli dedica l'obelisco

"La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando”. Questo l’aggiornamento diffuso in mattinata della Sala Stampa della Santa Sede riguardo lo stato di salute del Papa. Stamattina il Pontefice, dopo essersi svegliato, ha proseguito le terapie. L’umore è buono.

Nel bollettino di ieri sera, 23 febbraio, nono giorno di ricovero, è stato reso noto che “le condizioni del Santo Padre permangono critiche” ma non ci sono state più “ulteriori crisi respiratorie” da sabato sera. Migliorano i valori del sangue anche se alcuni esami “dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo”.

Il Papa è vigile, ben orientato, si prosegue a somministrare ossigeno, la prognosi resta riservata in virtù della “complessità del quadro clinico” e nella “attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro”.

E' proprio l'insufficienza renale a far ipotizzare un inizio di sepsi, come fa notare al Corriere della Sera il professor Abele Donati, direttore della clinica di anestesia e rianimazione dell’azienda ospedaliera universitaria delle Marche. "Potrebbe segnalare la presenza di una sepsi in fase iniziale. Da diversi giorni il Pontefice è sotto terapia antibiotica, se dovessero comparire problemi ai reni, ci sarebbe un aggravamento importante e la prognosi potrebbe diventare infausta".

Il cappellano del Gemelli, don Nunzio Corrao, ha detto: "In questo momento vorrei che chiedessimo la stessa fede di Abramo, la spes contra spem, la speranza contro ogni speranza”. Queste le parole nel corso della preghiera nel corso della speciale adorazione eucaristica per papa Francesco in corso al Gemelli

A Buenos Aires, città natale di Jorge Mario Bergoglio discendente - come molti argentini - di emigrati liguri e piemontesi, il volto del Papa è stato proiettato sul simbolo della città, l'obelisco di Plaza de la Republica (foto).

Che la situazione sia delicata è desumibile da un dettaglio tutt'altro che secondario. A Roma sono arrivati inviati da tutto il mondo per seguire la situazione, oggi si è registrato un massiccio arrivo di giornalisti cinesi; e la Sala Stampa Vaticana ha aperto le procedure per la concessione di accrediti temporanei, riservati ai non vaticanisti stabili, con validità fino a fine marzo. Di solito la prassi della Santa Sede prevede un arco temporale assai ridotto per i grandi eventi, quindi uno-due giorni.

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