Pakistan in ginocchio, villaggi cancellati dai nubifragi: il ruolo del cambiamento climatico nella tragedia

di Sagal

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Le cifre delle vittime sono in aumento da anni, mentre frane e inondazioni colpiscono le aree montane sempre più vulnerabili

Pakistan in ginocchio, villaggi cancellati dai nubifragi: il ruolo del cambiamento climatico nella tragedia

I violenti nubifragi che hanno colpito Pakistan e India durante l’attuale stagione monsonica hanno provocato centinaia di morti e gravi distruzioni. In Pakistan, solo negli ultimi cinque giorni, le vittime sono salite a 365, mentre a livello nazionale il bilancio supera le 695 persone dall’inizio delle piogge estive. Lo riporta il sito della Reuters.

Villaggi cancellati – Nell'insediamento di Dalori Bala, situato vicino ai monti Gadoon nel distretto di Swabi, una frana scatenata da un nubifragio ha distrutto circa 100 case in cemento. Le autorità hanno confermato almeno 30 morti e nove dispersi, mentre i soccorritori continuano a recuperare corpi dalle macerie. “Ha portato via tutto in pochi secondi”, ha raccontato alla Reuters Zeeshan Ali, studente universitario di 20 anni. Anche le regioni himalayane indiane, come Kashmir, Ladakh, Himachal Pradesh e Uttarakhand, sono tra le più colpite. In Uttarakhand, immagini diffuse sui social hanno mostrato interi edifici trascinati a valle dalle frane.

Un grido d'aiuto – I residenti hanno descritto un’ondata di rocce e acqua che ha travolto abitazioni e stalle. Animali e beni di prima necessità sono stati spazzati via. “Abbiamo bisogno di assistenza”, ha dichiarato all'agenzia Bakht Zaman, 45 anni, che ha perso la casa e i suoi mezzi di sostentamento. Più a nord, nella regione dell’Hindu Kush, un nubifragio ha scaricato oltre 150 millimetri di pioggia in un’ora, causando più di 200 morti. Si tratta del singolo episodio più distruttivo della stagione monsonica in corso.

Bilancio drammatico – Il capo della National Disaster Management Authority pakistana, il tenente generale Inam Haider Malik, ha riferito che oltre 25.000 persone sono state salvate dalle aree colpite. Dall’inizio di fine giugno, le vittime delle piogge monsoniche in Pakistan hanno raggiunto quota 695, mentre continuano le ricerche di dispersi.

Il fenomeno – Nel dettaglio si può parlare di cloudburst, ovvero precipitazioni superiori a 100 millimetri in un’ora in aree limitate, che si verificano quando i venti monsonici carichi di umidità incontrano l’aria fredda delle montagne. Secondo studi climatici, il riscaldamento globale contribuisce a intensificare il fenomeno, aumentando la capacità dell’aria calda di trattenere vapore acqueo. Secondo gli esperti, prevedere i cloudburst con giorni di anticipo è quasi impossibile. I radar meteorologici consentono soltanto allerte a brevissimo termine. 

Il ruolo del cambiamento climatico – Scienziati del Climate Analytics e del Dipartimento meteorologico indiano hanno spiegato che il cambiamento climatico sta spingendo il flusso della corrente a getto subtropicale più a sud, dove si combina con i monsoni generando torri di nubi e precipitazioni improvvise. Fenomeni simili, seppur con cause locali differenti, sono stati registrati anche in altre aree del mondo, come le alluvioni in Texas a luglio. Pakistan e India stanno potenziando le reti di osservazione per migliorare la capacità di monitoraggio e l’emissione di avvisi tempestivi, ma resta l’impossibilità di localizzare con precisione il punto in cui il fenomeno si manifesterà.

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