Orlando (Pd) a Telenord: "Io candidato alle Regionali? Valuteremo, se tutti sono d'accordo. E il nuovo centrosinistra non sia solo una riedizione"
di Redazione
"Le elezioni del 2013 determinarono la rottura di un blocco sociale, dobbiamo ragionare su un nuovo centrosinistra"
Il parlamentare Pd Andrea Orlando, più volte ministro (Ambiente, Giustizia, Lavoro), ospite di Telenord per un Primo Piano con il nostro direttore Giampiero Timossi, guarda alle elezioni regionali dell'autunno 2015 senza escludere la prospettiva di correre per la presidenza: "Se io sono la carta migliore valuteremo, se tutti sono d'accordo. tutti ricordiamo il 2015, non basta essere convinti di essere il candidato migliore, bisogna che anche gli altri lo siano e nessuno è buon arbitro di se stesso".
"Io penso - aggiunge - che si debba fare una riconsiderazione critica dei governi regionali di centrosinistra e alcuni progetti di fondo come l'esternalizzazione della sanità. Dobbiamo ragionare su un nuovo centrosinistra che non può essere la riedizione del centrosinistra che abbiamo vissuto. Anche perché c'è stato nel frattempo un terremoto, le elezioni del 2015 arrivarono dopo quelle del 2013, là si è rotto proprio un blocco sociale e da allora siamo passati dal padre tesserato Cgil e Spi che convinceva il figlio a votare a sinistra al figlio che convince il padre tesserato Cgil e Spi a votare le forze populiste...".
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