Operatori sanitari, Bertocchi: "Carenza di personale? Inascoltati i nostri appelli"
di Marco Innocenti
"La politica, troppo impegnata nella campagna elettorale, non si è mossa per tutta l'estate"
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Continua a crescere la pressione sugli ospedali liguri, soprattutto sui reparti di media e bassa intensità dove gli operatori sanitari sono allo stremo delle forze. “La situazione è molto complicata - spiega Gabriele Bertocchi, segretario Cisl FP Liguria - Devo dire che siamo stati facili profeti perché in estate avevamo detto che dovevamo attrezzarci. Se la prima ondata ci aveva presi di sorpresa, la seconda non avrebbe dovuto farlo ma è stato comunque così. Perché nei nostri ospedali c'è una carenza cronica di professionisti e quando c'è una pressione di questo tipo sugli ospedali, questa carenza diventa ingestibile. Poi non investendo sulla medicina territoriale, si sono riempiti i pronto soccorsi. Ma il dramma è che non si muore solo di covid ma di tutte le altre patologie che, con i reparti destinati al covid, sono state messe un po' da parte. Due o tre mesi fa noi avevamo detto che si doveva incrementare gli organici proprio per non rischiare di lasciare indietro le altre patologie, visto che il covid assorbe tutta la forza lavoro e costringe poi a chiudere gli altri servizi. Ma purtroppo questo non è stato fatto”.
“L'unica cosa positiva di oggi - aggiunge Bertocchi - è la notizia che sembra possa partire l'assunzione di 500 infermieri a tempo determinato chiaramente ma è una boccata d'ossigeno per un settore dove sono andati via in tanti, per quota 100 o per i pensionamenti. E coloro che sono stati assunti non hanno nemmeno pareggiato le partenze”.
Una situazione di sofferenza, quella degli organici negli ospedali liguri, che è rimasta invariata anche a causa della concomitanza delle elezioni, con il conseguente “vuoto” di potere. “La campagna elettorale ha influito pesantemente – aggiunge Bertocchi – I tempi della politica non sono quelli della sanità perché ci siamo ritrovati in un momento di 'mancanza di governo'. Quello che si poteva fare in estate non è stato fatto e ora ci siamo ritrovati di nuovo in emergenza totale. Adesso però la pazienza ha superato i limiti, perché gli operatori sono stanchi ed esasperati. Anche il fatto stesso di far uscire una nota con la quale si bloccano le ferie, non ha agevolato. Ricordo a tutti che questi operatori sono gli stessi che, fino a poche settimane fa, erano gli eroi. Non è che ora, da eroi, sono diventati gente che non vale più niente. Ricordiamo sempre che parliamo di professionisti che lavorano su turni massacranti e in grave carenza d'organico
Ma qual è ad oggi il dialogo fra Alisa e i sindacati? “Semplicemente non c'è – conclude Bertocchi – Noi abbiamo chiesto un incontro. Anzi, non abbiamo avuto informazioni ufficiali ma abbiamo saputo dalla stampa che la delega alla sanità resterà al presidente e quindi abbiamo chiesto a Toti un incontro urgente”.
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