Onofri: "Il Genoa non può dire 'facciamo pari' con la Fiorentina"
di Redazione
1 min, 33 sec
L'ex capitano: "I viola difficilmente accetteranno un compromesso"
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Durante la trasmissione 'We Are Genoa', in onda su Telenord, l'argomento di discussione è inevitabilmente la prossima sfida con la Fiorentina. Il pensiero comune in studio è quello che un pareggio possa accontentare sia i viola che i rossoblu. In caso di sconfitta dell'Empoli contro l'Inter, entrambe le squadre sarebbero salve.
Questo tipo di 'compromesso', però, sembra spaventare Claudio Onofri che non si fida della Fiorentina e neanche dell'Empoli che giocherà a Milano con il coltello tra i denti: "La Fiorentina gioca in casa, ha 40 punti. è nettamente avvantaggiata rispetto al Genoa. In teoria potrebbe subire meno, gli basta un punto. In caso di notizie negative da Milano i rossoblu dovrebbero per forza vincere e a quel punto sarebbe difficile concordare l'eventuale cessione della tregua. Questo tipo di compromesso di cui stiamo parlando è più difficile accettarlo da parte della Fiorentina, perché sono nettamente avvantaggiati. Non sono cose che possiamo dire. Giocano in casa, hanno due punti di vantaggio, sono più liberi mentalmente rispetto al Genoa che dovrà pensare al risultato di San Siro e a non prendere gol al Franchi. Il Genoa non può dire 'facciamo pari' perché deve aspettare il risultato dell'altra partita. Io dico che discutere di queste cose non è così semplice. Non c'è una verità assoluta rispetto al comportamento che devi avere, perché non sai il risultato di Milano."
Inevitabilmente il pensiero va al 1978, quando il Genoa dell'ex capitano Claudio Onofri andò incontro alla retrocessione al Franchi: "C'è un'analogia. Quella volta avevamo l'impressione che l'arbitro in quel momento fischiasse con la radiolina nelle orecchie. Quando noi passavamo la metà campo era sempre fallo a nostro sfavore. Pruzzo mi ricordo che sbagliò un gol abbastanza semplice, però c'era un clima che non si viveva solo in campo. Come sarà domenica perché saranno tutti collegati con Milano per sapere cosa fa l'Empoli. Quella fu un'annata davvero impensabile."
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