Omicidio Nada Cella, alla madre di Sorracco fu detto di non citare Annalucia Cecere

di Alessandro Bacci

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Il nome di quella donna, secondo le indagini, avrebbe potuto compromettere il buon nome della famiglia del professionista

Omicidio Nada Cella, alla madre di Sorracco fu detto di non citare Annalucia Cecere

Qualcuno introdotto negli ambienti vicini a una parte della Chiesa chiavarese avrebbe detto 25 anni fa a Marisa Bacchioni, la mamma del commercialista Marco Soracco, di non fare il nome di Annalucia Cecere agli investigatori dopo l'omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria massacrata a Chiavari (Genova) nel maggio 1996. Il nome di quella donna, oggi indagata dalla procura di Genova per l'omicidio, avrebbe potuto compromettere il buon nome della famiglia del professionista. E' quanto sta emergendo dalle indagini della squadra mobile, coordinata dal sostituto Gabriella Dotto insieme al procuratore Francesco Pinto.

Nelle scorse settimane sono stati convocati una decina di preti e uno di loro avrebbe iniziato a confermare alcune circostanze. Secondo gli investigatori, Soracco e sua madre (che sono indagati per false dichiarazioni al pm) hanno sempre mentito sui reali rapporti e conoscenze della Cecere. Il professionista ha sempre detto di essere uscito con Cecere solo un paio di volte, in compagnia di altre persone. Per alcuni testimoni, da ultimo anche la vicina di casa della donna, Cecere avrebbe fatto anche proposte di matrimonio a Soracco.

A fare riaprire il caso è stata la determinazione della criminologa Antonella Pesce Delfino che, insieme all'avvocata Sabrina Franzone, ha riletto gli atti della vecchia indagine scoprendo particolari sottovalutati ed errori macroscopici nelle indagini iniziali. Tra gli elementi non presi inizialmente in considerazione anche alcuni bottoni trovati all'epoca in casa dell'indagata uguali a uno trovato sotto il corpo della segretaria. Ma non solo. Tra le carte la criminologa ha scovato una vecchia intercettazione in cui la donna oggi indagata diceva a Soracco di "non riuscire a togliersi di mente quella scena". L'ex insegnante era stata indagata quasi subito ma nel giro di due settimane la sua posizione era stata archiviata frettolosamente. Per gli inquirenti che hanno riaperto il caso Cecere avrebbe ucciso per gelosia nei confronti di Soracco, che avrebbe avuto un interessamento invece per la segretaria, e per prendere il suo posto di lavoro.