Omicidi Mondovì, ritrovato in un bosco e arrestato l'assassino
di Stefano Rissetto
Si era temuto che potesse approdare in Liguria la fuga del giovane che aveva ucciso il padre e un amico
E' stato trovato e arrestato Sacha Chang, il 21enne olandese che aveva ucciso a coltellate il padre Haring Chainfa e Lambertus Ter Horst, un amico del padre che tentava di difenderlo. Il giovane si era nascosto nei boschi della Granda, mercoledì scorso dopo il doppio efferato delitto. Il giovane è stato scoperto mentre era coricato su una panchina nella localtà Monte Savino a Torre Mondovì, zona delle Cappelle, in direzione di Pamparato, a pochi chilometri dalla casa di Montaldo di Mondovì, nel Cuneese, teatro del massacro.
Grande era l'apprensione nel Monregalese e nelle zone limitrofe perché il giovane, soggetto con problemi psichiatrici, era considerato pericoloso. Si era temuto anche che nel tentativo di fuga il giovane potesse arrivare in Liguria, anche se non c'erano stati segnali concreti in tal senso. Sui social erano stati diffusi appelli a non avvicinarlo e a chiamare subito il 112. Giovedì mattina si era registrata una prima segnalazione in un paese limitrofo, Torre di Mondovì. Ora la fine dell'incubo.
Il giovane era ospite in paese, per un periodo di vacanza, nella casa di una famiglia di amici del padre. In quell'abitazione nel pomeriggio sarebbe scoppiato un litigio, per motivi al momento sconosciuti: secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri del comando provinciale di Cuneo, il giovane in casa ha afferrato un coltello in cucina e ha colpito il padre, ferendolo mortalmente e poi il proprietario di casa che era intervenuto. Quest'ultimo, con lesioni gravissime, è stato portato in ospedale con un elicottero del 118, ma è deceduto nella serata. Anche lui era olandese e aveva 59 anni.
Scattato l'allarme, in paese era partita la caccia all'uomo, che ha visto impegnati decine di carabinieri, schierati a perlustrare le case e le cascine del paese collinare e nei boschi attorno a Montaldo Mondovì mentre un elicottero dell'Arma ha sorvolato incessantemente la zona per cercare di scorgere il fuggitivo. Le ricerche dei militari dell'Arma, nonostante lo spiegamento di forze, non sono state facili poiché il territorio boscoso attorno a Montaldo Mondovì è molto esteso e con zone intricate e difficili da esplorare. La caccia all'uomo è stata estesa anche nel territorio dei paesi vicini a Montaldo: Roburent, Monastero Vasco, San Giacomo di Roburent, fino alla zona del santuario di Vicoforte. Poi all'alba la fine dell'incubo.
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