Odissea sull'Ic Genova-Milano, dopo 2 guasti in linea, arriva a destinazione con 4 ore di ritardo

di Fabio Canessa

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Viaggio incubo per 480 passeggeri: il viaggio finisce alle 15 invece delle 11. Il capotreno assalito e preso a sputi

Odissea sull'Ic Genova-Milano, dopo 2 guasti in linea, arriva a destinazione con 4 ore di ritardo
Un viaggio da incubo per 480 passeggeri, un' odissea fantozziana a bordo di un intercity che dopo avere accumulato 4 ore di ritardo per due guasti fra Livorno e Milano (passando da Genova) sfocia in rabbia ed intemperanze con una passeggera che insulta e prende a sputi il capotreno, e gente che trova il tempo di divertirsi nel tirare il freno a mano e bloccare ancora il treno. Teatro dell'ennesima Caporetto di Trenitalia l'Intercity 35662 che, partito alle 6.25 da Livorno, sarebbe dovuto arrivare a Milano alle 10.55 ed invece a destinazione ci arriva quasi alle 15, alle 14,51, dopo due soste lunghe non preventivate fra viaggiatori infuriati e provati. Alcuni annunciano denunce nei confronti di Trenitalia oltre alla richiesta del rimborso del biglietto che, a causa del ritardo record, spetta di diritto a tutti i passeggeri. Il primo stop imprevisto al viaggio avviene alle 9.50 con un guasto dopo Genova, a Pontedecimo, in Valpolcevera: a rompersi è il locomotore: qui il convoglio rimane bloccato per un'ora e mezza, per la precisione 102 minuti, con i passeggeri inferociti per il ritardo e le coincidenze perse con altri treni. Qualcuno vede sfumare anche la possibilità di prendere l'aero a Malpensa. La rabbia sale anche per l'assoluta mancanza di spiegazioni su quanto sta accadendo. L'Intercity riparte con un locomotore supplementare. Ma i problemi non sono finiti: siccome la linea diretta per Milano, che passa da Fegino, è interrotta per i lavori del terzo valico, l'Intercity, già provato per il guasto precedente che lo obbliga a trascinarsi appresso un locomotore fuori uso, deve transitare per la tratta di Busalla, la più ripida, e dunque la marcia è a velocità ridotta. Questo viaggio a rilento va andare sulle furie i passeggeri che hanno fretta di arrivare a Milano. Molti partono per le vacanze, altri si muovono per lavoro, come il giornalista Andrea Ferro, consigliere ligure dell'Ordine nazionale dei giornalisti e cronista di Radio 24. Ferro quando si accorge del tracollo del viaggio fa il suo lavoro: registra testimonianze e scatta foto. Ma il capotreno non apprezza, e così, d'accordo con la centrale operativa di Fs, dopo avergli chiesto di esibire il biglietto lo identifica, altro autogol di Treniitalia che invece di badare a risolvere i problemi del treno, disperde energie a tentare di zittire un cronista. Alla fine fra il Ferro e il capotreno si chiarisce tutto, con un abbraccio, ma non basta a cancellare il maldestro tentativo di intimidire il giornalista avvallato da Trenitalia. Il treno intanto 12.05 si ferma ancora alla stazione di Arquata Scrivia, Alessandria, stavolta per un problema tecnico: c'è un ceppo dei freni bloccato, tutto si risolverebbe in un quarto d'ora, ma ecco che subentra la follia di alcuni passeggeri a creare altri problemi ed altri disagi che a quell'ora dovrebbero essere già arrivati a Milano ed invece sono usciti dalla Liguria e hanno appena toccato il tratto alessandrino del viaggio: uno o più viaggiatori tirano il freno a mano e bloccano la corsa del treno. Impossibile per ora sapere il perché di questo gesto. Forse una bravata di ragazzi che non sapevano come passare il tempo e volevano farsi un selfie alternativo. Forse no. Nel trambusto che ne consegue una passeggera, forse un'austriaca, ma chi dice che fosse tedesca, pare in compagnia di figli e marito con la maglia del Genoa aggredisce verbalmente e sputa al capotreno, un uomo provato che si trova a reggere da solo tutto il peso dei disservizi a catena del treno. Arrivano gli agenti della polizia ferroviaria, che a fatica identificano la donna che ha assalito il ferroviere, il quale proseguirà stoicamente il viaggio sino a Milano eppoi si recherà a sporgere denuncia contro la passeggera austroungarica. Prima dell'arrivo ad Arquata si è sparsa pure la voce di un cedimento di un gancio che collega il treno al nuovo locomotore, ma questo non è stato confermato da Trenitalia. Sta di fatto che il treno riparte da Arquata Scrivia dopo un'ora, alle 13.05, con già 3 ore e mezzo di ritardo sulla tabella di marcia. Poi finalmente sbuca sulla pianure della Lombardia e il viaggio pare prossimo alla fine. Ultime due fermate previste a Voghera e a Pavia, dove si ferma per 10 minuti in più per la distribuzione del kit di prima emergenza: ai viaggiatori vengono donate 500 bottigliette di acqua e snack, biscotti. I passeggeri sono furenti ed a pezzi: ma Milano Centrale adesso è vicina. L'Intercity ci arriva alle 14.51 e per i 480 viaggiatori naufraghi del 35662 , dopo ore e ore passate a bordo, toccare finalmente terra sembra un sogno. La giornata nera delle ferrovie è condita da altri problemi sul nodo di Genova. Dopo le 14 circolazione ferroviaria bloccata per 30 minuti fra Sampierdarena e Sestri Ponente, a causa di una lite scoppiata sul treno regionale 21046. Sul posto è intervenuta la polizia ferroviaria. Secondo le prime informazioni la lite sarebbe stata tra tre ragazzi italiani. All'arrivo della polizia però il terzetto era già scappato. Sono stati sei i treni regionali che hanno avuto ripercussioni con ritardi fino a 35 minuti.