“Odissea con dj – a video room”: un viaggio a occhi chiusi dentro il capolavoro di Omero
di Claudio Cabona
Lo spettacolo di Luigi Marangoni con il soul di Alberto de Benedetti fa tappa al Festival Internazionale di Valle Christi
Giovedì 25 luglio 2019, alle ore 21.30, al Monastero di Valle Christi nella frazione di San Massimo a Rapallo va in scena lo spettacolo “Odissea con dj – A video room”, diretto e interpretato da Luigi Marangoni con voce e dj-set di Alberto De Benedetti, in arte Bobby Soul. Dopo il successo ottenuto nei festival e teatri di tutta Italia, lo spettacolo andrà in scena nell’ambito della XVII Edizione del Festival Internazionale di Valle Christi a Rapallo, in uno scenario suggestivo e spettacolare che contribuirà a rendere unico il viaggio dello spettatore.
Lo spettacolo è un’Odissea tra soul e rap in un appassionato viaggio contemporaneo nel poema di Omero. In una stanza abbandonata di Dublino c’è una montagna di memorie mute in un cumulo di vecchie videocassette. In scena due figure, un narratore e un cantante blues, ridaranno vita a frammenti di quei film, tenendoli insieme con il lungo filo del racconto di Omero: una voce narra dell’uomo, un’altra canta a ritmo di soul i dolori della sua anima. Allo spettatore, a un certo punto, viene chiesto di bendarsi, di vedere solo attraverso la voce e di dare forma a quel racconto, ognuno attraverso i propri sensi, la propria immaginazione. Uno spettacolo che dona contemporaneità al viaggio di Ulisse come metafora dell’andare nel proprio tempo, del bisogno di cercare, rischiando di perdersi, per ritrovarsi alla fine, ognuno vivo, legittimato nella materia del proprio racconto, della propria esperienza.
Nello spettacolo, le narrazioni di Luigi Marangoni sono accompagnate dalla musica del “sacerdote italiano del funk”, Bobby Soul. I testi di Marangoni sono uniti ai brani del poema di Omero nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti; le musiche originali sono di Bobby Soul e de La Decima Vittima. «L’Odissea ci indica l’importanza del raccontare come rielaborazione di un vissuto, anche di sofferenza – spiega il regista – Il racconto è necessario perché significa rigenerazione. Allo stesso tempo l’Odissea ci ricorda che raccontare vuol dire percorrere la linea sottile della verità e della finzione. Ho pensato di evidenziare l’ambivalenza del racconto intrecciando il piano esistenziale con quello politico, in un continuo gioco di specchi e di rimandi. Tutto evocato tramite le voci, che sono il cuore di questo appassionato viaggio sonoro, sostenuto dal soul di Alberto De Benedetti, definito dalla critica “il miglior funk man d’Italia”».
Durante lo spettacolo, gli spettatori vivranno un'esperienza unica e per 30 minuti saranno ciechi come Omero, ciechi come i narratori greci. Il pubblico avrà la sensazione di perdersi nel racconto di Omero, per poi ritrovarsi tra gli stessi versi, la voce e la musica. L'immaginazione sarà protagonista assoluta. «L’Odissea ci offre l’opportunità di concentrarci sull’ascolto, perché ha a che fare con l’oralità e con il suono – continua Marangoni – Ascoltare senza vedere, significa penetrare più profondamente nell’esperienzadell’ascolto. All’entrata distribuiremo delle bende che, per una trentina di minuti, chi vorrà potrà indossare durante la parte centrale dello spettacolo, quando Ulisse parla in prima persona. La luce passerà dagli occhi alle orecchie, stimolando lo spettatore a smarrirsi nell’ascolto della voce di Ulisse».
Biglietti 18 euro. Link Happy ticket per acquistare i biglietti: https://bit.ly/2NFQXpV
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