Obbligo vaccinale, il giurista: "Fattibile in tempi brevi, costituzionalità rispettata"

di Alessandro Bacci

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L'esperto: "Una legge di questo tipo sarebbe giustificata dai benefici documentati che il vaccino determinerebbe per la comunità e per i singoli"

Obbligo vaccinale, il giurista: "Fattibile in tempi brevi, costituzionalità rispettata"

L'estensione dell'obbligo della vaccinazione anti-Covid "è fattibile in tempi brevi attraverso una legge e verrebbero rispettati tutti i crismi di costituzionalità". Lo sottolinea Amedeo Santosuosso, professore di diritto, scienza e nuove tecnologie presso l'Università degli studi di Pavia, in merito alla posizione espressa dal premier Mario Draghi che, in conferenza stampa, ha indicato che in Italia si arriverà all'obbligo vaccinale.  

Attualmente, ha ricordato il giurista, l'obbligo vaccinale anti-Covid è previsto per medici e sanitari, ma "è estendibile attraverso una legge". L'articolo 32 della Costituzione infatti, chiarisce, "prevede la possibilità di imporre un trattamento sanitario obbligatorio attraverso una legge determinando così un obbligo generale per i cittadini. Una legge di questo tipo sarebbe giustificata dai benefici documentati che il trattamento, in questo caso il vaccino, determinerebbe per la comunità e per i singoli". Gli studi ed i dati scientifici, rileva, "dimostrano infatti gli effetti positivi dei vaccini ed un requisito alla base di una legge che prevede l'obbligo per un trattamento sanitario è proprio la vantaggiosità per la comunità e anche per i singoli individui. Ci sarebbero dunque tutti i requisiti per una legge di questo tipo".

Quanto ai tempi, afferma Santosuosso, "questi dipendono dal Parlamento: in questo caso si tratta di una questione politica più che giuridica". Ad ogni modo, conclude l'esperto, "è comunque possibile, anche in mancanza di una legge nazionale, procedere a obblighi vaccinali specifici per singole categorie lavorative".