Nuovi tappi in plastica, polemica sull’obbligo europeo tra praticità e scomodità
di Simone Galdi
I tappi ancorati promettono meno rifiuti plastici, ma molti consumatori li trovano scomodi e frustranti
La decisione dell’Unione Europea di obbligare i produttori a utilizzare tappi ancorati alle bottiglie ha scatenato un acceso dibattito. Sebbene questa misura miri a ridurre i rifiuti plastici e a migliorare il riciclaggio, molti consumatori si lamentano della scomodità, con alcuni che arrivano a spezzare il laccio per rendere il tappo più maneggevole.
Tappi ancorati – La normativa è stata introdotta tramite la Direttiva europea 2019/904, entrata in vigore a luglio 2024. Essa stabilisce che le bottiglie di plastica fino a 3 litri devono avere tappi che restano attaccati durante l’uso. Questo per evitare che i coperchi diventino rifiuti dispersi nell’ambiente. Secondo la Commissione Europea, infatti, i tappi di plastica sono tra gli oggetti più comuni sulle coste, rappresentando fino al 14% dei rifiuti nel Mar Mediterraneo.
Critiche diffuse – Tuttavia, molti consumatori ritengono i tappi ancorati scomodi. Una delle lamentele più comuni è che il laccio interferisce con il normale utilizzo, causando fastidi a labbra e naso. Alcuni utenti sui social media hanno persino riportato piccoli infortuni, come tagli o vesciche, durante l’apertura delle bottiglie. A peggiorare la situazione, i tappi spesso non sigillano bene, provocando perdite.
Pro e contro – Le aziende come Coca-Cola difendono la scelta, sottolineando che i tappi ancorati riducono l’inquinamento e migliorano l’igiene. Secondo un sondaggio di YouGov, il 32% degli intervistati britannici sostiene la normativa, mentre il 21% è fortemente favorevole. Tuttavia, molti rimangono scettici: uno studio Sidel mostra che solo il 26% degli adulti europei crede che i tappi ancorati riducano effettivamente i rifiuti plastici. Inoltre, si teme che la nuova tecnologia possa aumentare il consumo di plastica fino a 200.000 tonnellate all’anno, con un impatto significativo sulle emissioni di CO2.
Consumatori con disabilità – Per alcune categorie, i tappi ancorati rappresentano un vantaggio. Persone con disabilità, come la cecità o la disprassia, trovano più facile gestire i tappi attaccati, evitando che cadano e si perdano. Tuttavia, anche qui sorgono problemi: i design attuali possono risultare troppo taglienti, causando rischi per i bambini, gli anziani e i non vedenti.
Design migliorabili – Secondo esperti come Thomas Reiner, CEO di Berndt+Partner, il problema sta nel design. Soluzioni come i tappi flip-top potrebbero offrire un’esperienza d’uso migliore, combinando praticità e sostenibilità. Inoltre, alcuni paesi, come la Germania, già riciclano la maggior parte dei tappi grazie a sistemi avanzati, rendendo questa misura meno necessaria.
Sfiducia nei brand – Una parte della frustrazione deriva dalla percezione che i consumatori siano costretti a cambiare abitudini, mentre aziende e grandi inquinatori continuano a operare senza grandi restrizioni. Studi recenti mostrano che i consumatori ritengono sempre più responsabili le aziende per i cambiamenti climatici, mentre si sentono meno colpevoli delle proprie azioni individuali. Se le aziende vogliono riguadagnare la fiducia dei consumatori, devono affrontare queste preoccupazioni con maggiore attenzione. Ridurre i disagi causati dai tappi ancorati e rendere i design più accessibili potrebbe essere un primo passo per conciliare sostenibilità e praticità quotidiana.
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