Nuova nave portacontainer a doppio combustibile: ammoniaca per zero emissioni

di Carlotta Nicoletti

1 min, 30 sec

Lloyd’s Register e Hyundai Heavy Industries collaborano su un progetto di nave portacontainer da 15.300 TEU a doppio combustibile alimentato ad ammoniaca

Nuova nave portacontainer a doppio combustibile: ammoniaca per zero emissioni

 

Il gruppo Lloyd’s Register (LR) e HD Hyundai Heavy Industries (HHI) hanno firmato un accordo di sviluppo congiunto (JDP) per progettare una nave portacontainer da 15.300 TEU alimentata con ammoniaca, puntando a ridurre le emissioni di carbonio nel trasporto marittimo, come riportato da Ferpress.

 L’ammoniaca si sta affermando come alternativa ecologica ai combustibili tradizionali grazie alle zero emissioni di carbonio che produce durante la combustione. Tuttavia, la tossicità della sostanza resta un ostacolo, con l’obiettivo di risolvere le sfide legate alla sicurezza e diffonderne l’uso nel settore navale.

 La nave sarà lunga 365 metri e progettata con un sistema a doppio skeg, con due motori e serbatoi di ammoniaca posizionati in sicurezza davanti alla sala macchine. Si tratta del primo progetto per navi portacontainer ultra-grandi (ULCS) con motori a doppio combustibile alimentati ad ammoniaca, rispondendo così alle esigenze di armatori interessati alla transizione verso combustibili più sostenibili.

LR condurrà una revisione completa per garantire che il progetto rispetti gli standard di sicurezza e operatività per l’ammoniaca. La valutazione coprirà anche la fattibilità dei serbatoi di ammoniaca in acciaio a bassa temperatura e la tenuta strutturale della nave contro carichi gravosi.

 Kim Young-Doo di LR afferma: “C’è una domanda crescente di navi a zero emissioni di carbonio, e questo progetto dimostra il nostro impegno per una transizione energetica nel settore marittimo.” Dal canto suo, Jeon Seung-ho di HHI sottolinea l’importanza del progetto, che mira a rendere l’ammoniaca una realtà nel carburante marittimo.

Attraverso iniziative come questa, LR si impegna a creare un quadro sicuro per l’utilizzo dell’ammoniaca nel trasporto marittimo, supportando un’adozione più ampia di combustibili alternativi.