Chi uccide una donna rischia l'ergastolo, ecco la nuova legge
di M.C.
Il governo introduce una nuova norma nel codice penale per riconoscere la specificità del femminicidio e rafforzare la tutela delle donne

Per chi ha poco tempo
1️⃣ Il Consiglio dei Ministri ha approvato il reato autonomo di femminicidio
2️⃣ La norma prevede pene più severe, incluso l’ergastolo
3️⃣ Inasprite anche le sanzioni per i maltrattamenti in famiglia
La notizia nel dettaglio
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio nel codice penale italiano. La norma prevede la pena dell’ergastolo per chiunque causi la morte di una donna in quanto tale, cioè per motivi di discriminazione, odio di genere o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti, delle sue libertà o l’espressione della sua personalità.
Dichiarazioni - La Ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha definito il provvedimento una "novità dirompente", sottolineando come "riconoscere il femminicidio come reato specifico sia un passo necessario per rafforzare la tutela delle donne e contrastare in modo più efficace la violenza di genere".
Inasprimento delle pene - Oltre all’introduzione del nuovo reato, il disegno di legge prevede anche un inasprimento delle pene per i maltrattamenti contro familiari e conviventi, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e la repressione della violenza domestica. Il governo punta a rendere più incisivo il sistema sanzionatorio e a garantire maggiore protezione alle vittime.
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governo reato femminicidio violenza di genere codice penale eugenia roccella pari opportunità violenza domestica disegno di leggeCondividi:
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