Nucleare, innovazione e sicurezza: Il futuro alla base Enea di Brasimone
di steris
Entro il 2026, l'azienda prevede la costruzione di un prototipo elettrico del reattore presso il centro di Brasimone
"La ricerca progressiva deve procedere senza sosta", ma è fondamentale che la sicurezza sia sempre la priorità. Con questa premessa, il vicegovernatore dell'Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, ha partecipato alla visita dei ministri Urso e Pichetto Fratin al centro di ricerca Enea di Brasimone. Questo centro, negli ultimi anni, ha visto l'insediamento della società newcleo, che vi ha avviato il proprio centro di ricerca e sviluppo. Newcleo è impegnata nella realizzazione industriale di reattori nucleari modulari di quarta generazione, raffreddati al piombo, utilizzando come carburante una miscela di rifiuti provenienti da altre centrali (MOX).
Entro il 2026, l'azienda prevede la costruzione di un prototipo elettrico del reattore presso il centro di Brasimone, con l’intento di commercializzare la tecnologia. La prima mini-centrale, con una capacità di 30 MW, sarà realizzata nel 2030 a Chinon, in Francia, mentre un impianto da 200 MW sorgerà nel Regno Unito. Questa visita giunge a pochi giorni dall'approvazione, in Consiglio dei ministri, del disegno di legge sul nucleare Newcleo. Con il supporto del know-how italiano e investimenti privati in gran parte nazionali, Newcleo è l'unica realtà in Europa pronta a produrre reattori raffreddati a piombo fuso, una tecnologia su cui Enea sta lavorando da anni proprio a Brasimone.
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