Next Generation Mobility 2025: la 5a edizione tra cultura della mobilità, rigenerazione urbana e intermodalità
di R.S.
La Città Metropolitana di Torino ha riformato il Trasporto Pubblico Locale per rispondere a una mobilità frammentata su 6.500 km² e 312 Comuni
“Una nuova cultura per una nuova mobilità”, è con questo claim che si è aperta l’edizione 2025 di Next Generation Mobility (NGM25), una call to action che ha richiamato la necessità di un cambio culturale profondo ancor prima che tecnologico: ridurre la congestione, decarbonizzare, ripensare gli spostamenti alla luce della nuova demografia urbana e di un territorio che si è mosso in modo diverso rispetto al passato.
La Città Metropolitana di Torino, come ha evidenziato il vicesindaco Jacopo Suppo, ha riformato il Trasporto Pubblico Locale per rispondere a una mobilità frammentata su 6.500 km² e 312 Comuni, con concentrazione di utenti in città e orari scolastici e spopolamento in alcune aree. La strategia ha previsto mezzi più piccoli, soluzioni mirate per la viabilità locale e un ripensamento complessivo del TPL, in vista della gara TPL 2027 e del Piano dell’Accessibilità e dell’Intermodalità (PAInt), strumento del PUMS che ha favorito l’intermodalità, ottimizzato i servizi e risposto alle reali esigenze del territorio. Sulla stessa linea si è posto l’intervento di Chiara Foglietta, assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino, che ha sottolineato la necessità di ripensare le città non più a favore del trasporto privato ma a favore di una mobilità con molteplici scelte, sostenibile e inclusiva.
Molti i temi affrontanti, tra cui quello dell’elettrificazione della mobilità collettiva e individuale, dell’innovazione tecnologica e dei nuovi modelli di governance, una sessione dedicata alla rigenerazione urbana, una a “Digitalizzazione, guida autonoma, AI, sensoristica: i software defined vehicles” e infine la special session conclusiva dedicata alla logistica del Nord-Ovest.
Con Next Generation Mobility 2025, Torino ha riaffermato il suo ruolo di città laboratorio, capace di osservare i cambiamenti in corso e trasformarli in visione, politica pubblica e innovazione concreta. L’appuntamento è quindi fissato alla sesta edizione di NGM26 per continuare a lavorare sul futuro della mobilità per le persone e per le merci.
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