Naufragio nel Mar Rosso, la Corte europea: "Richiesta danni al Rina è possibile"

di Marco Innocenti

1 min, 19 sec

L'ente nel 1998 aveva certificato la nave sulla quale morirono oltre mille persone

Naufragio nel Mar Rosso, la Corte europea: "Richiesta danni al Rina è possibile"

La Corte di Giustizia europea ha dichiarato la legittimità dell'azione dei familiari delle vittime del naufragio del traghetto "Al Salam Boccaccio 98" per richiedere il risarcimento al Rina, l'ente che prima del disastro, era il 3 febbraio 2006, aveva classificato e certificato la nave dopo l'acquisto nel 1998 alla compagnia El Salam Shipping&Trading. La sentenza della corte europea arriva dopo la richiesta di chiarimenti inoltrata dal tribunale di Genova e stabilisce quindi che il processo potrà tenersi in Italia. Il Rina, infatti, sosteneva di aver agito per conto della repubblica di Panama, nazione della quale la nave batteva bandiera, invocando quindi l'immunitàò giurisdizionale.

Nel naufragio, avvenuto come detto nel 2006 nelle acque del Mar Rosso, morirono più di mille persone ma l'accaduto fece molto scalpore in Italia anche perché quella stessa nave, per quasi trent'anni, aveva navigato per Tirrenia sui collegamenti con le isole maggiori.

"La Corte - precisa il Rina - ha solo espresso una posizione di carattere procedurale nell'individuare la giurisdizione competente. Alla pronuncia di oggi resta del tutto estranea ogni valutazione nel merito della vicenda. Il Rina ribadisce e conferma la correttezza del proprio operato". 

La vicenda processuale parte nel 2010 con un primo gruppo di 75 famiglie. Il giudizio al momento è fermo in Cassazione dal 2018, proprio per la richiesta di chiarimenti avanzata dal tribunale di Genova alla Corte di Giustizia europea nel corso di una seconda causa, iniziata nel 2013 da un secondo gruppo di altre 75 famiglie. Adesso quindi il primo processo, quello partito nel 2010, dovrebbe ripartire dalla Corte d'Appello di Genova mentre il secondo, quello del 2013, dal primo grado.