Mostro di Firenze, slitta la decisione su Vanni: udienza rinviata al 13 giugno
di Emilie Lara Mougenot
La Corte d’Appello di Genova ha rinviato al 13 giugno la discussione sull’ammissibilità delle nuove prove presentate dalla difesa
Rinviata al 13 giugno l’udienza decisiva sulla possibile riapertura del caso Mario Vanni, l’ex postino di San Casciano condannato all’ergastolo per gli ultimi quattro duplici omicidi attribuiti al cosiddetto Mostro di Firenze. La Corte d’Appello penale di Genova - competente per terrtiorio - avrebbe dovuto esaminare oggi la richiesta di revisione avanzata dalla difesa, ma ha deciso di aggiornare la discussione per motivi organizzativi.
Nuovi elementi – Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo in nome di Paolo Vanni, nipote del condannato. La richiesta si fonda su due dichiarazioni mai acquisite nei processi precedenti, che, secondo la difesa, metterebbero in discussione la presenza di Giancarlo Lotti sulla scena dell’omicidio di Scopeti nel settembre 1985 e su un altro delitto della stessa serie. Lotti, collaboratore di giustizia e coimputato di Vanni, è stato uno dei principali accusatori nel processo: “Se Lotti non era presente – sostengono i legali – come poteva sapere se Mario Vanni si trovasse lì?”
Perizie entomologiche – Un secondo pilastro dell’istanza è costituito da una nuova perizia condotta sui corpi di Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili, ultime vittime della catena di omicidi. Lo studio, firmato da due specialisti indipendenti – il professor Stefano Vanin dell’Università di Genova e la dottoressa Giusti di Firenze – anticipa la data della morte di almeno 48 ore rispetto alla ricostruzione ufficiale. “Se la Corte decidesse di ammettere una nuova perizia forense – hanno dichiarato i legali – e questa smentisse le nostre conclusioni, ce ne andremo. Ma se le confermasse, allora tutto cambia.”
La posizione della Procura – La richiesta di rinvio è giunta dal procuratore generale, che ha ricevuto il fascicolo solo venti giorni fa. “I faldoni arrivati da Firenze sono 34 – hanno sottolineato i difensori – è giusto che abbia tempo per leggerli.” È stata quindi concordata una nuova data per la discussione, fissata per venerdì 13 giugno alle ore 10. La Procura presenterà una requisitoria scritta, da trasmettere cinque giorni prima, per consentire alla difesa un’adeguata replica.
Le parole del nipote – Intervistato all’uscita dal tribunale, Paolo Vanni ha spiegato i motivi della sua battaglia: “Voglio vedere se riesco a togliere qualcosa da questa condanna. Mio zio era una persona mite, paurosa. Non era capace di fare del male”. Sul rinvio non si è mostrato contrariato: “Se la Procura vuole studiare bene, va bene anche per noi. A giugno si faranno gli esami”.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie

Albenga, giovane accoltellato fuori da una discoteca
18/05/2025
di Redazione

Genova, investita in viale Brigate Partigiane, donna di 70 anni all'ospedale
17/05/2025
di F.S.

La nave Solidaire attracca al Ponte Colombo: in corso lo sbarco dei migranti, tra di loro due minori destinati a Genova
16/05/2025
di Emilie Lara Mougenot


Genova: paura in via Canepari: cassonetti in fiamme, intervengono i vigili del fuoco
14/05/2025
di Redazione