Morandi, Egle Possetti si commuove: “L’amore è il motore delle nostre vite”
di Anna Li Vigni
La presidente del Comitato Vittime chiede alle istituzioni di non abdicare al loro ruolo e di mantenere viva l’attenzione sulla sicurezza
Nel settimo anniversario del crollo del Ponte Morandi, la presidente del Comitato Vittime, Egle Possetti, ha ribadito l’importanza del memoriale come luogo di memoria viva e di responsabilità collettiva, chiedendo la presenza costante delle istituzioni e un impegno concreto per la sicurezza.
Ringraziamenti – Possetti ha aperto il suo intervento ringraziando chi ha organizzato la cerimonia e chi, nei giorni della tragedia, «ha lavorato e soccorso» senza mai essere dimenticato. Ha riconosciuto il dolore ancora vivo: «Si stringono i denti, si impara a vivere con questo macigno sul cuore».
Legge vittime dell’incuria – La presidente ha ricordato l’approvazione del disegno di legge “vittime dell’incuria” e le fasi finali del decreto attuativo, ringraziando ministeri, parlamentari e in particolare il viceministro Edoardo Rixi «per la sensibilità e l’intensità» con cui ha seguito l’iter.
Treno della memoria – Il memoriale, fortemente voluto dal Comitato, è stato definito «un treno della memoria» pronto a partire verso nuove “stazioni” fatte di racconto ai giovani, iniziative tecniche, studi e convegni per diffondere una «nuova mentalità» basata sulla prudenza. Possetti ha chiesto un curatore dedicato che coordini lo sviluppo del luogo, perché diventi «un volano per la città e non un peso».
Presenza istituzionale – Rispondendo a chi ipotizza cerimonie più riservate, Possetti ha sottolineato che la commemorazione deve mantenere la presenza delle istituzioni, anche a rischio di sembrare una “passerella”: «Devono sentire sulla loro pelle che ci sono state grandi responsabilità in alcune scelte fatte in passato». Ha criticato la riduzione del numero di rappresentanti nazionali presenti ogni anno, definendola «un macigno» e mettendo in guardia contro il rischio di «cullare la memoria nell’oblio».
Memoria cittadina – Possetti ha invitato i cittadini a mantenere vivo il ricordo, ricordando che «tutti hanno rischiato» di essere tra le vittime. Ha ribadito che la battaglia del Comitato è «per tutti, soprattutto per chi è ancora vivo».
Sistema da cambiare – Sul processo in corso, ha evidenziato che le colpe degli imputati «potrebbero non essere isolate», denunciando un sistema «complesso e profondamente sbagliato» e segnalando anche un esposto alla Procura di Roma sulla gestione finanziaria di Aspi.
Amore e verità – Concludendo, Possetti - commovendosi - ha definito l’amore «il motore della nostra esistenza» e ha citato Aldo Moro – «La verità è sempre illuminante, ci aiuta a essere coraggiosi» – e Sant’Agostino: «La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno per la realtà delle cose e il coraggio per cambiarle».
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Addio a Sandro Giacobbe: solo 'Grazie' per una gentilezza fuori dalla normalità
05/12/2025
di Gilberto Volpara
Genova Street Lab: aperto in via Rolando un laboratorio di rigenerazione e trasformazione urbana
05/12/2025
di Simone Galdi
Ex Ilva: nuova assemblea, resta il presidio alla stazione di Cornigliano in attesa del vertice a Roma
05/12/2025
di Luca Pandimiglio
