Morandi bis, il comune di Genova ha chiesto 23 milioni per danni d’immagine ad autostrade
di Riccardo Olivieri - Emilie Lara Mougenot
Il dato è emerso in consiglio comunale durante un’interrogazione della consigliera di Azione Cristina Lodi sulle barriere fonoassorbenti

Un risarcimento di 23 milioni e 520mila euro per i soli danni d’immagine subiti dalla città: è questa la richiesta che il comune ha avanzato a società autostrade quando si è costituito parte civile nel processo Morandi bis, il filone che ha fatto emergere la mancata manutenzione di gallerie e viadotti e le barriere fonoassorbenti non a norma. Tuttavia, la questione delle barriere fonoassorbenti lungo le tratte autostradali resta un nodo aperto, con segnalazioni da parte di Arpal che evidenziano il rischio per la salute dei residenti esposti al rumore.
Danno d’immagine – L’ammissione del Comune come parte civile consente di rappresentare l’intera collettività, ma non i singoli cittadini. L’importo richiesto sarà quantificato in base agli esiti del processo, che stabilirà anche le modalità di utilizzo dei fondi in caso di condanna dei responsabili.
Rumore e sicurezza – Secondo quanto riportato in almeno 40 relazioni trasmesse ad Arpal, il livello di emissioni acustiche in alcune aree vicine alle autostrade supera i limiti di sicurezza, con potenziali conseguenze sulla salute dei residenti. Il Comune, in base alle proprie competenze, è chiamato a intervenire sulle segnalazioni ricevute.
Azione legale – La recente sentenza citata dall’assessore Lodi riguarda singoli cittadini che hanno dimostrato il danno subito. Anche i residenti possono avviare cause individuali per ottenere eventuali risarcimenti, indipendentemente dall’azione legale intrapresa dall’amministrazione comunale.
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