Moby, MSC esce per rispettare prescrizioni Antitrust

di R.S.

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La compagnia cederà il 49% di Moby, rinuncerà al pegno sul restante 51% e trasferirà o cancellerà il credito residuo sul prestito da 243 milioni di dicembre '23

Moby, MSC esce per rispettare prescrizioni Antitrust

MSC lascia Moby per chiudere anticipatamente l’istruttoria dell’Antitrust su possibili violazioni della concorrenza nelle rotte marittime tra la penisola e le isole maggiori. La compagnia di Gianluigi Aponte cederà il 49% detenuto in Moby, rinuncerà al pegno sul restante 51% e trasferirà o cancellerà il credito residuo legato al prestito da 243 milioni di euro concesso a dicembre 2023 per evitare il fallimento della compagnia di Onorato.

L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato indaga su una possibile alterazione del mercato su tratte strategiche come Civitavecchia–Olbia, Genova–Olbia, Genova–Porto Torres e Napoli–Palermo, a causa del legame tra Moby e GNV, entrambe collegate a MSC.

Gli impegni comunicati all’Autorità comprendono: la completa uscita di MSC dal capitale di Moby; ristori economici ai passeggeri da parte sia di GNV che di Moby; e un piano di cessioni per permettere a quest’ultima di estinguere il debito verso MSC.

L’Antitrust ritiene che questi impegni possano essere sufficienti a chiudere l’istruttoria senza sanzioni, ma la decisione definitiva arriverà solo dopo la consultazione del mercato. Osservazioni da parte di altri operatori, come Grimaldi, potranno essere presentate entro il 16 agosto, con eventuali repliche delle aziende coinvolte entro il 15 settembre.

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