Misery, l'incubo dello scrittore Paul Sheldon al Duse
di Giulia Cassini
La tensione della creazione letteraria di Stephen King a teatro con regia di Filippo Dini
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Misery (non deve morire) dal film cult diretto da Rob Reiner nel 1990 sul capolavoro letterario di Stephen King sale sul palco del Teatro Duse di Genova sino al 17 novembre affrontando diverse tematiche: la vanitas degli scrittori o degli artisti in generale e il disagio psicologico che porta al fanatismo e al fenomeno degli stalker. Problematiche antecedenti alla normativa oggi in uso riguardo a questo fenomeno se si pensa che il libro è del 1987 e il film del 1990.
Annie Wilkes (Arianna Scommegna) è la fan numero uno dello scrittore Paul Sheldon (Filippo Dini), autore della collana “Misery” e si trova nella condizione di salvarlo da un incidente d'auto. Inizialmente si offre di accudirlo e avvisare la manager e i familiari, ma ben presto l'aiuto si trasforma in detenzione e nel peggiore degli incubi. “La strada è interrotta e il telefono non funziona” dice Annie Wilkes allo smarrito Paul Sheldon, innescando un vortice di bugie e vessazioni.
Paul Sheldon cerca in tutti i modi di salvarsi la vita e di entrare nei meandri della mente della donna, dominata dall'isolamento, dalla frustrazione e dal senso di impotenza. La mission della donna di resuscitare Misery, la sua beniamina, e ridonarla al mondo riuscirà ovviamente solo in parte.
L'immobilismo apparente della vicenda all'inizio dello spettacolo si rompe prima con la schizofrenia dell'improbabile infermiera, poi con la scenografia rotante si apre ad altre stanze della casa e a possibili vie di fuga, ma il senso di claustrofobia resta prevalente lungo tutta la narrazione con la pelle d'oca costante e alle stelle, infranto da qualche smorzatura dal sapore sagacemente comico. "Tra tutti gli scrittori che animano le creazioni di King- ha affermato il regista e interprete Filippo Dini- Paul Sheldon è il più forte, il più disperato. Prigioniero del suo talento e della sua vocazione, scopre se stesso nel viaggio all'inferno".
Esamina anche la forza del gesto creativo che può portare alla distruzione e la potenza di un'ossessione che insite su un doppio binario: la frenesia della scrittura in qualsiasi condizione e la morbosità di chi chiede, in continuazione, un seguito. E' la fame di storie, di racconti, quella che accomuna (in senso positivo questa volta) i lettori al pubblico del teatro.
Lo spettacolo si replica al Duse sino al 17 novembre (informazioni, biglietti e orari al sito https://teatronazionalegenova.it/spettacolo/misery/) , mentre l'appuntamento a ingresso libero col cast si svolgerà martedì 12 novembre alle 17:30 presso il Foyer della Corte, per il ciclo Conversazioni con Filippo Dini, Arianna Scommegna e Carlo Orlando.
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