Minacce a Ferrero, scatta la vigilanza dedicata della Digos di Genova
di Michele Varì
Il presidente della Samp scortato in ogni suo movimento a Genova
Era inevitabile dopo le ripetute minacce ed aggressioni verbali delle scorse settimane: la digos di Genova da alcuni giorni vigila sul presidente della Sampdoria Massimo Ferrero in ogni suo movimento nel capoluogo ligure. Tecnicamente si tratta di una "vigilanza dedicata", primo livello di protezione che si applica quando un cittadino o un personaggio pubblico viene in qualche modo ritenuto a rischio.
Gli eventuali passi successivi sono la tutela e la scorta, che ha vari livelli, dal più blando al più importante che prevede l'auto blindata, come accade da anni per il cardinale di Genova Angelo Bagnasco.
A decidere di fare scattare una vigilanza per Ferrero sono stati alcuni episodi accaduti negli ultimi tempi: dall'assedio dei tifosi mentre si trovava al ristorante, verificatosi due volte, alle scritte al campo di Bogliasco e le ripetute minacce sui social.
Il presidente della Samp, che ha già una sua scorta personale, viene vigilato dalla Digos in modo discreto, a distanza, e solo quando si trova nel comune di Genova, e nei luoghi che lui frequenta maggiormente: la sede della società a Corte Lambruschini, il centro sportivo di Bogliasco, i ristoranti dove pranza l'hotel dove lui alloggia nelle sue trasferte genovesi.
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