Metalli preziosi, mercato mondiale dinamico e cresce l'importanza del riciclo
di Sagal
Oro e argento in forte ascesa grazie alle tensioni geopolitiche e alla politica monetaria, mentre il platino fatica a riprendersi
Il 2024 ha segnato un anno di grandi contrasti per il mercato dei metalli preziosi. Oro e argento hanno registrato rialzi record, rispettivamente del 28,2% ciascuno, grazie a un mix di tensioni geopolitiche e politiche monetarie accomodanti. Nel frattempo, il platino e il palladio hanno sofferto, con cali significativi dovuti a fondamentali deboli e cambiamenti strutturali nel mercato.
Oro – L'oro si conferma il protagonista assoluto, raggiungendo 36 nuovi massimi storici entro novembre 2024. Il ritorno a politiche monetarie espansive da parte della Federal Reserve statunitense ha offerto un supporto cruciale, consolidando la tendenza rialzista. Secondo le previsioni, il prezzo medio annuo dell'oro aumenterà dell'8,5% nel 2025, raggiungendo i 2.580 dollari l'oncia. Tuttavia, il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti introduce un elemento di incertezza. Misure economiche come dazi universali o tagli fiscali su larga scala potrebbero influenzare i prezzi, favorendo inizialmente l'oro come copertura contro l'inflazione ma portando successivamente a pressioni al ribasso se il dollaro si rafforzasse.
Argento – Anche l'argento ha beneficiato del contesto favorevole, oscillando tra il ruolo di bene rifugio e quello di commodity industriale. La forte domanda proveniente da settori chiave come pannelli solari ed elettronica spinge il mercato verso una crescita ulteriore, con un aumento previsto del 7,3% nel 2025 e un prezzo medio di 30,28 dollari l'oncia. L'offerta, invece, crescerà moderatamente, contribuendo a un restringimento del mercato. Questo squilibrio tra domanda e offerta favorirà il rialzo dei prezzi, mentre il riciclo di argento continua a guadagnare terreno grazie ai progressi tecnologici.
Platino – Il mercato del platino, invece, resta in difficoltà. Nel 2024, il metallo ha subito un calo del 5% a causa di un eccesso di offerta e di una domanda stagnante. Le speranze di una ripresa dipendono da possibili tagli alla produzione, essenziali per riequilibrare il mercato. Nonostante ciò, il miglioramento delle condizioni sarà lento e il rialzo dei prezzi modesto, con un aumento stimato del 3,5% nel 2025, fino a raggiungere i 993 dollari l'oncia.
Palladio – Il palladio affronta un futuro ancora più incerto, penalizzato dalla transizione verso veicoli elettrici, che riducono la domanda per convertitori catalitici. La prospettiva di un’offerta eccedentaria, combinata a una domanda debole, porterà probabilmente a un calo dei prezzi del 3,5%, con un prezzo medio annuo di 950 dollari l'oncia nel 2025. Mentre oro e argento continuano a brillare, sostenuti da politiche monetarie espansive e tensioni geopolitiche, il platino e il palladio lottano contro sfide strutturali. Il mercato dei metalli preziosi resta dinamico, offrendo opportunità e rischi diversi per investitori e produttori.
Un orizzonte sostenibile - Il riciclo dei metalli preziosi è diventato fondamentale per motivi ambientali, economici ma anche simbolici. Si può ridurre l'impatto legato all'estrazione, che richiede molte risorse (energia elettrica, acqua e carburante per il trasporto), causando emissioni di gas serra e danni agli ecosistemi. Dal punto di vista economico, permette di contenere i costi di produzione e offre vantaggi competitivi alle aziende, favorendo un'economia più sostenibile. Inoltre, rappresenta un atto di responsabilità verso le generazioni future, contribuendo alla preservazione delle risorse naturali limitate e promuovendo un impegno per un futuro più verde. In uno scenario mondiale dai prezzi dinamici e condotto anche da incertezze geopolitiche, il recupero dei metalli preziosi può rivelarsi imprescindibile per un orizzonte di sostenibilità.
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