Medio Oriente e porto Genova, vertice istituzioni-imprenditori per fronteggiare la crisi di Hormuz e i rincari dei traffici
di Redazione
L'iniziativa alla luce dell'acuirsi della crisi con le conseguenze sul traffico nello Stretto di Hormuz
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha sentito il Commissario Straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza chiedendo di convocare al più presto le principali associazioni di impresa operanti nello scalo di Genova.
Obiettivo della convocazione, da tenersi nella giornata odierna, sarà approfondire le conseguenze e le possibili iniziative da prendere in conseguenza dell’acuirsi della crisi in Medio Oriente. La crisi nello stretto di Hormuz e i conseguenti rincari dei traffici rischiano di pesare in modo insostenibile sui conti delle compagnie e del settore intero della logistica.
"L'incontro di oggi nasce dalla necessità di conoscere la situazione nei nostri scali alla luce delle tensioni internazionali". Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, spiega così, a margine del convegno della Uilm, il vertice con gli operatori portuali, convocato per questa sera a Palazzo San Giorgio, per esaminare gli scenari internazionali.
"È evidente che la situazione internazionale oggi preoccupa più di ieri - spiega Toti -: Pensiamo al tema degli attacchi alle navi nel mar Rosso che incidono sulla capacità della portualità italiana, quella ligure è la principale, e fino a ora, fortunatamente, senza particolari negatività, e la presenza della nostra marina militare nell'area ci rassicura. Quello che vogliamo sapere, dai nostri operatori, terminalisti, spedizionieri, agenti marittimi, quali conseguenza potrà portare questa situazione e, eventualmente, qualche richiesta da trasmettere al governo, e tenere monitorata una situazione che non può essere ignorata".
"Mai come adesso è stata drammaticamente d'attualità la necessità di rafforzare la capacità di difesa del nostro Paese e dell'Europa e la capacità di proteggere quelle che sono le nostre rotte, i nostri commerci e la nostra politica estera - ha detto Toti -. La Liguria da questo punto di vista è strategica e i suoi cantieri navali, la presenza di Fincantieri, di Leonardo, di Ansaldo soprattutto per l'energia e le tecnologie del futuro sono un pezzo importante del nostro sviluppo: Si tratta di aziende solide e sane in ogni settore, sia quello militare sia quello civile. Oggi quindi occorre fare sempre più sinergia con la capacità di innovazione e ricerca che nasce anche dalla collaborazione con i grandi enti del territorio, Università, Cnr, in primis"
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