Mazzini, pensatore e musicista: una giornata in onore dell'artefice dell'Unità d'Italia
di Stefano Rissetto
Il grande genovese è stato onorato per un anno, nel 150° della scomparsa
di Gaia Cifone - Stefano Rissetto
L'anno mazziniano, che ha chiuso le celebrazioni per il 150° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, si è chiuso con un duplice omaggio alla figura del grande pensatore. La giornata è cominciata nella casa genovese di Mazzini, in via Lomellini, da tempo trasformata nel Museo del Risorgimento: qui si è tenuta una giornata di studi e una tavola rotonda dedicata alla grande utopia mazziniana degli Stati Uniti d'Europa.
Quindi, nel foyer del Carlo Felice, i maestri José Scanu e Marco Battaglia, con la Camerata Musicale Ligure, hanno tenuto un concerto di musiche care al pensatore genovese, eseguite anche con le chitarre (la "Genovese" e la "Pisana") appartenute allo stesso Mazzini, che era musicofilo, compositore e apprezzato esecutore, tanto che a Londra finanziava l'attività rivoluzionaria con le sue esibizioni musicali al cospetto degli esuli italiani.
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