Manutenzioni stradali e ferroviarie, Federcepi:"Serve piano nazionale di monitoraggio"
di R.S.
Secondo la Fondazione Filippo Caracciolo, servirebbero 6,1 miliardi l’anno per la rete stradale provinciale e metropolitana
IL recente cedimento strutturale di un pilone ferroviario lungo la tratta Tiera–Potenza, che ha causato la sospensione del traffico verso Foggia, è per Federcepicostruzioni l’ennesimo segnale di un’emergenza infrastrutturale ormai nazionale.
Il presidente Antonio Lombardi denuncia una situazione diffusa di degrado: ponti, viadotti e ferrovie versano in condizioni critiche per colpa di manutenzioni carenti e interventi emergenziali. Secondo la federazione, è urgente un piano nazionale di monitoraggio e messa in sicurezza con controlli sistematici, manutenzione preventiva e risorse pluriennali certe.
I numeri confermano l’allarme: secondo la Fondazione Filippo Caracciolo, servirebbero 6,1 miliardi l’anno per la rete stradale provinciale e metropolitana, ma nel 2025 arriveranno solo 147,5 milioni, meno del 3% del necessario. Il fabbisogno arretrato ammonta a 42 miliardi su 132.000 km di rete.
Anche la rete ANAS, pur beneficiando di maggiori investimenti, presenta un fabbisogno ancora elevato. Intanto ANSFISA ha intensificato i controlli, con oltre 800 ispezioni nel 2024, segnalando carenze nella pianificazione e nella stabilità finanziaria.
Federcepicostruzioni chiede un fondo pluriennale di almeno 6-7 miliardi l’anno per cinque anni, il potenziamento del programma “Ponti e viadotti”, la semplificazione delle gare e maggiore trasparenza tramite indicatori di performance pubblici.
Lombardi avverte: "Nel 2025, la rete extra-ANAS riceverà meno del 3% del fabbisogno. Così non si ferma il degrado, né si recupera l’arretrato. Serve una strategia coordinata e operativa, subito".
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