Massi lungo la strada, restano dieci sfollati a Casanova di Varazze

di Redazione

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Toti: "Ci auguriamo di poter riaprire la viabilità il prima possibile"

Massi lungo la strada, restano dieci sfollati a Casanova di Varazze

Restano dieci sfollati a Casanova di Varazze (Savona) per il crollo di grandi massi lungo la strada provinciale 57 chiusa da sabato scorso a causa del maltempo seguito. E' emerso nel pomeriggio durante un sopralluogo del presidente della Regione Giovanni Toti insieme all'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. Per i 10 sfollati è già stata chiesta l'attivazione del contributo di autonoma sistemazione al dipartimento nazionale della Protezione civile per rimborsarli delle spese.

"Occorre essere consapevoli che viviamo in una Regione fragile, bisogna fare tutto il possibile per curarla al meglio. Lavorando con impegno ci auguriamo di riaprire la strada tra pochi giorni. Alcuni sfollati potranno rientrare appena la strada sarà percorribile", commenta Toti. In merito all'allerta meteo gialla prevista per domani l'assessore Giampedrone spiega che non si tratterà di una perturbazione di breve durata poiché "è in arrivo un pre-fronte che avrà temporali un po' dappertutto, con piogge diffuse lungo tutta la giornata, una perturbazione che ci accompagnerà fino a martedì, ci riserviamo domani di dare le indicazioni sulle successive 24 ore".

Toti e Giampedrone sono stati accompagnati dal sindaco di Varazze Alessandro Bozzano e dai tecnici. "La situazione è difficile - commenta Toti - comprendiamo bene il disagio di queste 10 persone, costrette a vivere lontano dalla loro casa. Con il sindaco abbiamo visionato sia il costone che i massi caduti: ci saranno da fare degli interventi di disgaggio, cioè far cadere il materiale ancora pericolante che è rimasto sul fronte di frana, e a seguire alcuni interventi di messa in sicurezza della parete. Stiamo lavorando per potenziare la difesa del suolo con grandi investimenti, a partire dalla città di Genova e ovunque sul territorio. In ogni caso non ci fermiamo, il lavoro da fare è ancora molto".