Lunardon: “Regione dà potere al manovratore Alisa, che ha dimostrato di non saper guidare la macchina”
di Antonella Ginocchio
Il commissariamento delle Asl per il capogruppo Pd sono “l’atto disperato di chi le ha sbagliate tutte”
Con un’ordinanza il presidente della Regione, Giovanni Toti ha deciso di fatto di commissariare tutte le Asl e l’intero sistema sanitario regionale. Alisa si doterà’ di una struttura interna con funzioni di coordinamento, applicazione e monitoraggio delle disposizioni impartite e da impartire a cui dovranno rispondere tutte le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale. Le determinazioni di Alisa saranno vincolanti e potra’ anche avvalersi del personale delle strutture competenti a suo piacimento. Non si fa attendere la reazione delle opposizoni consiliari. Giovanni Lunardon, capogruppo Pd, è tranciante: “ Le Asl a questo punto sono esautorate e il Consiglio pure. Il messaggio è’ : nessuno disturbi il manovratore. Peccato che il manovratore abbia dimostrato ampiamente di non sapere guidare la macchina e abbia gestito male e con gravi ritardi tutta l’emergenza dai test, ai tamponi, all’assistenza domiciliare, a quella farmaceutica al controllo di quanto succedeva nelle strutture residenziali”.
Insomma si rivede la struttura e la governance del sistema sanitario senza coinvolgere minimamente il Consiglio regionale che è il depositario dei compiti di programmazione.E per altro lo si fa non ad inizio dell’emergenza quando eventualmente una centralizzazione delle scelte poteva avere un senso, ma a fase 2 avviata.
Continua Lunardon. “Faccio notare che Alisa aveva fallito anche prima dell’emergenza nei suoi compiti di coordinamento e omogenizzazione del sistema sanitario regionale come ad esempio la vicenda dei pazienti oncologici del San Martino costretti ad andare a Savona ha dimostrato in modo emblematico”.
Per Lunardon “Sembra più l’atto disperato di chi le ha sbagliate tutte e vuole difendersi nel fortino, dicendo a posteriori che se qualcuno ha sbagliato non è lui, piuttosto che la scelta di chi ha nelle sue mani il saldo controllo della situazione”. E ancora: “In Emilia Romagna il commissario all’emergenza si è’ dimesso per dare il segnale del ritorno alla normalità. Qui proprio nel momento in cui bisognerebbe pianificare la fase 2 dal punto di vista sanitario con il concorso di tutti si accentra tutto nelle mani di chi per altro ha dimostrato evidenti e preoccupanti limiti nel guidare l’emergenza” .
Conclude il capogruppo: “La differenza tra chi sa governare e chi non ne ha la minima idea mi sembra evidente. Così come appare chiara la distinzione tra chi si assume serenamente le proprie responsabilità e chi prova a dire che se ci sono stati errori sono sempre di altri: delle asl, del Governo, del destino cinico e baro, di tutti tranne che di quelli che dovevano decidere e invece non lo hanno fatto o lo hanno fatto tardi e male”.
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