Lloyd’s Register: progressi nei retrofit navali, ma servono più incentivi
di Carlotta Nicoletti
Un nuovo rapporto evidenzia l’evoluzione delle conversioni per combustibili alternativi, ma la mancanza di incentivi rischia di frenare il settore

Il contesto – Il settore marittimo sta accelerando sulle conversioni dei motori navali per ridurre le emissioni, ma secondo il nuovo Engine Retrofit Report di Lloyd’s Register (LR), il progresso è ostacolato dalla carenza di incentivi per i fornitori di carburanti alternativi. Se da un lato si ampliano le capacità dei cantieri per i retrofit, dall’altro la domanda di combustibili puliti resta limitata, come riporta Ferpress.
L’evoluzione – Dal 2023 si sono registrati importanti sviluppi: sono state completate le prime conversioni al metanolo e si è assistito a un’espansione dei cantieri in grado di effettuare retrofit. Inoltre, nel 2024 è tornato l’interesse per le conversioni al GNL, con oltre 305 nuove navi ordinate, il 14% del totale.
Le sfide – Il rapporto avverte che il GNL può essere una soluzione a breve termine, ma per ridurre significativamente le emissioni saranno necessari passi più decisi nei prossimi dieci anni. Restano criticità come le emissioni di metano e la disponibilità futura di bio- ed e-LNG.
Capacità limitata – Attualmente, solo 16 cantieri (principalmente in Cina e Medio Oriente) possono effettuare retrofit, con una capacità annua di circa 465 conversioni, lontana dal fabbisogno di oltre 1.000 conversioni annue previsto per il futuro.
Aspetti normativi – Le recenti modifiche al Codice tecnico NOx dell’allegato VI MARPOL potrebbero semplificare le certificazioni per i motori convertiti, facilitando le operazioni di retrofit. Tuttavia, senza un miglior coordinamento tra produttori di motori, fornitori di carburanti e cantieri, i tempi di conversione potrebbero superare i 18 mesi.
Le richieste di LR – Claudene Sharp-Patel, Global Technical Director di LR, sottolinea: “La tecnologia sta migliorando, ma senza un’azione decisa per ampliare le catene di fornitura di carburanti alternativi, gli armatori dovranno affrontare costi di conformità crescenti e incertezza operativa”. Per questo, LR ha sviluppato una metodologia per valutare i cantieri più adatti ai retrofit, fornendo maggiore sicurezza agli armatori.
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