Lloyd’s Register: progressi nei retrofit navali, ma servono più incentivi

di Carlotta Nicoletti

1 min, 38 sec

Un nuovo rapporto evidenzia l’evoluzione delle conversioni per combustibili alternativi, ma la mancanza di incentivi rischia di frenare il settore

Lloyd’s Register: progressi nei retrofit navali, ma servono più incentivi

Il contesto – Il settore marittimo sta accelerando sulle conversioni dei motori navali per ridurre le emissioni, ma secondo il nuovo Engine Retrofit Report di Lloyd’s Register (LR), il progresso è ostacolato dalla carenza di incentivi per i fornitori di carburanti alternativi. Se da un lato si ampliano le capacità dei cantieri per i retrofit, dall’altro la domanda di combustibili puliti resta limitata, come riporta Ferpress. 

L’evoluzione – Dal 2023 si sono registrati importanti sviluppi: sono state completate le prime conversioni al metanolo e si è assistito a un’espansione dei cantieri in grado di effettuare retrofit. Inoltre, nel 2024 è tornato l’interesse per le conversioni al GNL, con oltre 305 nuove navi ordinate, il 14% del totale.

Le sfide – Il rapporto avverte che il GNL può essere una soluzione a breve termine, ma per ridurre significativamente le emissioni saranno necessari passi più decisi nei prossimi dieci anni. Restano criticità come le emissioni di metano e la disponibilità futura di bio- ed e-LNG.

Capacità limitata – Attualmente, solo 16 cantieri (principalmente in Cina e Medio Oriente) possono effettuare retrofit, con una capacità annua di circa 465 conversioni, lontana dal fabbisogno di oltre 1.000 conversioni annue previsto per il futuro.

Aspetti normativi – Le recenti modifiche al Codice tecnico NOx dell’allegato VI MARPOL potrebbero semplificare le certificazioni per i motori convertiti, facilitando le operazioni di retrofit. Tuttavia, senza un miglior coordinamento tra produttori di motori, fornitori di carburanti e cantieri, i tempi di conversione potrebbero superare i 18 mesi.

Le richieste di LR – Claudene Sharp-Patel, Global Technical Director di LR, sottolinea: “La tecnologia sta migliorando, ma senza un’azione decisa per ampliare le catene di fornitura di carburanti alternativi, gli armatori dovranno affrontare costi di conformità crescenti e incertezza operativa”. Per questo, LR ha sviluppato una metodologia per valutare i cantieri più adatti ai retrofit, fornendo maggiore sicurezza agli armatori.

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