L'infinito rinvio del caso Piaggio
di Fabio Canessa
Il Punto di Paolo Lingua
Continuano i rinvii per cercare di risolvere la crisi della “Piaggio Aero”, un’azienda storica, con stabilimenti a Genova (in via di dismissione) e a Villanova d’Albenga, con oltre mille dipendenti e che ha un potenziale produttivo di altissimo livello tecnico, una eccellenza riconosciuta a livello internazionale.
In parole povere, è il Governo attuale che si gingilla in rinvii e ritardi per decidere se si potrà confermare o meno la commissione speciale per la produzione di droni, da impiegare anche per funzioni civile da parte del ministero della Difesa.
La vicenda è nota: il governo precedente tramite il ministro della Difesa, la genovese Roberta Pinotti, aveva deciso di stanziare circa 800 milioni per il progetto. La soluzione avrebbe rimesso l’azienda in carreggiata sia per le ristrutturazioni interne, sia per i futuri investimenti e, soprattutto, per alimentare , sul piano contingente, la liquidità. Il nuovo Governo giallo-verde ha bloccato il piano della Pinotti e ha provocato l’uscita di scena dell’azionista di riferimento Mubadala.
Così quasi sei mesi fa è scattato il commissariamento dell’azienda. Si è ripreso, a livello di commissione parlamentare, a discutere la questione, anche se il progetto di stanziamento è sceso a circa 250 milioni. Ma si è andati a vanti a rimpalli continui tra commissione e Governo. Ci sono state, negli ultimi mesi riunioni a livello romano e a livello ligure, con le istituzioni locali e con i sindacati, ma i tempi si sono allungati e le contraddizioni tra le componenti politiche sono emerse, come al solito.
Si è capito che il M5s è molto freddo sul “caso Piaggio”, sul quale invece premono i partiti di opposizione e i sindacati confederali. L’ultimo argomento che ha alimentato i fautori del rinvio (la Lega è più favorevole al progetto ma non ha insistito sinora più di tanto, salvo dichiarazioni del viceministro Edoardo Rixi) è la complicata verifica di disponibilità finanziarie da parte del Governo. Se non siamo nella filosofia del rapporto “costi benefici” poco ci manca.
Adesso c’è un ulteriore rinvio che porterà l’intera discussione ad aprile, nella speranza che si riesca a trovare una soluzione. L’assegnazione delle commissione per realizzare i droni consentirebbe quasi certamente alla “Piaggio” di uscire dal commissariamento e magari di trovare un partner adeguato che le consenta, sia pure con qualche ridimensionamento interno di spesa, di trovare un nuovo partner.
L’azienda ha iniziato la sua crisi, come molti forse ricordano, alla metà degli anni Novanta con l’uscita della storica famiglia fondatrice (la stessa alla quale si deve l’invenzione della famosa “Vespa”, collocata nello stabilimento di Pontedera), mentre si profilava un possibile intervento da parte della Fiat, mai però realizzato.
La Regione Liguria era intervenuta in più occasioni quale mediatrice. E poi c’era stato il trasferimento dello stabilimento maggiore da Finale Ligure a Villanova d’Albenga, nei pressi dell’omonimo aeroporto. Durante il governo di Matteo Renzi c’era stato un importante evento con la visita dello stesso Presidente del Consiglio a Villanova, auspice l’allora presidente della Regione Claudio Burlando.
Ma tutti mi colpi di reni in crescita non sono sinora riusciti a rovesciare i venti avversi. Ora i rischi di crisi assai più seria dell’attuale sono inquietanti. Ma il sentiero sembra arricchirsi di ostacoli (anche politici) a ogni passo.
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