Liguria, un anno di consiglio. Medusei: "Bello lavorare sempre in presenza"

di Edoardo Cozza

Dall'ottobre 2020 a oggi approvate 23 leggi e tenute 56 sedute. Istituite anche le commissioni ad hoc per antimafia e pnrr

Dal 27 ottobre 2020 si sono tenute 56 sedute di Consiglio e 178 di Commissione, 23 leggi approvate, 409 interrogazioni e interpellanze presentate in aula e 267 fra ordini del giorno, mozioni e risoluzioni. Sono questi i numeri del primo anno dell'XI legislatura del Consiglio Regionale della Liguria che, nonostante la pandemia, è riuscito a mantenere l'attività in presenza.

A tracciare il bilancio il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei. "Ho voluto sin dall'inizio, garantire la presenza fisica del Consiglio Regionale - ha spiegato - perché la politica in videoconferenza è tutta un'altra cosa, e vado orgoglioso del fatto che, in stretta collaborazione con l'Ufficio di presidenza, siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo, anche se ovviamente con tutte le regole anti Covid. Non è un fattore banale perché in un anno difficile riuscire a confrontarsi in presenza ha dato più valore alle cose fatte".

Tra le iniziative più significative assunte dal consiglio c'è stata l'istituzione di due commissioni, quella speciale, dedicata al Pnrr e la Commissione Antimafia. "Il Pnrr è un'occasione unica, la commissione, presieduta da un esponente dell'opposizione, si è già riunita, alcuni argomenti sono stati discussi in consiglio e c'è una collaborazione anche con altre commissioni, come quella della sanità. La speranza, però, è che Roma ascolti le esigenze e i bisogni dei territori. E poi sono particolarmente orgoglioso di quella antimafia. Non bisogna sottovalutare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose".

Al di là delle priorità imposte dall'emergenza sanitaria, comunque, il Consiglio ha assunto anche iniziative legate alla programmazione ordinaria. "È un ritorno alla normalità - conclude Medusei - che ha permesso di implementare i servizi sanitari, riorganizzare l'accoglienza turistica, anche con il contrasto all'abusivismo e introdurre nuove misure a favore del mondo dello sport, tutti interventi che le urgenze del 2020 e di parte del 2021 avevano necessariamente posto in secondo piano".