Liguria, rinasce la posidonia in fondo al mare: "Ogni metro quadrato sul fondale marino vale 2.444 euro"

di Carlotta Nicoletti

1 min, 27 sec

Grazie al progetto di riforestazione delle praterie, Sealife care Posidonia restoration 2023

Liguria, rinasce la posidonia in fondo al mare: "Ogni metro quadrato sul fondale marino vale 2.444 euro"

La posidonia sta finalmente rinascendo in fondo al mar ligure, grazie al progetto di riforestazione delle praterie, Sealife care Posidonia restoration 2023, presentato lo scorso giugno in occasione della 70 esima Rolex Giraglia, nella giornata mondiale degli oceani.

Il lavoro è cominciato a settembre a Sanremo, dove cento metri quadrati di biostuoie di cocco sopra ad una rete metallica sono state stese e sparse sul fondale a 12 metri di profondità, su cui sono state poi trapiantate, una ad una, parliamo di 2.200 talee di posidonia, per creare una decina di aiuole.

Il progetto è stato portato avanti da Monica Montefalcone, ecologa dell'Università di Genova insieme l'International school for scientific diving, Confindustria Nautica, Yacht club italiano e il centro Europe Direct Genova. In occasione del Salone Nautico Internazionale di Genova il team ha presentato con l'operazione realizzata.

L'obiettivo è quello di ricreare una piccola prateria che nel tempo potrà ridare vita ad una prateria vera e propria. Il motivo di tale progetto è che anzi tutto la posidonia ha una serie di funzioni ecologiche sottacqua e per questo è riconosciuto fra gli habitat prioritario a livello europeo, infatti produce ossigeno, stocca il carbonio, ha una funzione di nursery per tutti i pesci, rallenta l'erosione costiera e protegge le spiagge oltre a rigenerarle.

Oltretutto come ha ricordato Donatella Bianchi, presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, ogni metro quadrato di posidonia sul fondale marino vale 2.444 euro. In un secolo, è stato calcolato che la presenza della posidonia nei mari si sia ridotta del 56%, in parte a causa dell'intervento dell’uomo e in parte per via dei cambiamenti climatici, gli ancoraggi incontrollati e la pesca a strascico. Il progetto dunque sta andando avanti e a novembre ci saranno i primi controlli, che sono fondamentali. Per farla crescere ci vogliono almeno quattro anni.



Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.