Liguria Pride, il corteo degli 'Inestirpabili'. Sindaca Salis: "Presto anche a Genova il riconoscimento di figli nati da due mamme"
di F.S.
Otto carri con i colori dell'arcobaleno e migliaia di persone per rivendicare una lotta inclusiva
"Ci sarà l'apertura di un ufficio che si occupi di diritti e di sensibilizzazione verso la città e all'interno della macchina comunale. Un segnale è doveroso, Genova si è espressa e ha scelto di rispettare i diritti di tutta la comunità. Credo che sia importante sottolineare la nostra compattezza su questo tema e seguiranno anche gli atti, come a Roma, con il riconoscimento dei figli nati da due mamme. Presto lo farò anche io. Il patrocinio? Se ce lo chiederanno, lo daremo" - al Liguria Pride 2025 ha partecipato questo pomeriggio anche la sindaca di Genova Silvia Salis, sfilando durante una parte del corteo partito da via San Benedetto
Ricorrono infatti quest'anno i 10 anni del Liguria Pride, manifestazione conclusiva della settimana dei diritti LGBTQIA+ organizzata dal Coordinamento Liguria Rainbow.
Alla parata, aggiunge Salis: Il Comune torna a parlare di diritti, della comunità Lgbtqia+ e del cambiamento che è necessario, che è stato sancito a pochissimi giorni dalla mia elezione dalla corte costituzionale - ha commentato - è importante che il Comune sia nel presente e nel futuro, siamo qui oggi a parlare di laicità delle istituzioni e voglia di tornare a parlare di diritti".
Dove e quando - Alle ore 16 il truck dei diritti è partito per il corteo per le vie del centro di Genova, con partenza da via San Benedetto alle ore 16, con arrivo in piazza De Ferrari. Un lungo corteo a cui hanno partecipato migliaia di persone, accompagnando gli otto carri allestiti dalle varie associazioni ed enti a sostegno della comunità LGBTQ+
Tema - Il Coordinamento "ha scelto di ripartire dalle proprie radici per ribadire e rivendicare la necessità di continuare a lottare per una società inclusiva che rispetti e tuteli i diritti." - proprio per questo, il tema di quest'anno è quello degli Inestirpabili"
Il sostegno - Al fianco dei manifestanti anche la Cgil di Genova, perché "La nostra è una società chiusa, dove sono ancora troppe sono le discriminazioni, anche sui luoghi di lavoro, dove gli atteggiamenti patriarcali e l’intolleranza sono il brodo di cultura che alimenta soprusi e prevaricazioni, se non vere e proprie violenze verbali, o peggio, fisiche. Per dire basta a tutto questo, per chiedere che i diritti siano estesi a tutte e tutti, per una società inclusiva al passo con i tempi, per dire basta a leggi antistoriche e discriminatorie e per programmi scolastici che mettano al centro la crescita culturale, le forme di dialogo e confronto democratico aperto al futuro, la Cgil di Genova e Liguria scendono in piazza al fianco del LiguriaPride25."
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