Liguria, incidenti stradali: più sinistri ma meno vittime. Genova tra le province "più sicure" d’Italia
di steris
La Commissione Europea punta a dimezzare entro il 2030 il numero di morti e feriti gravi sulle strade, rispetto ai dati del 2019
el 2024 in Italia si sono registrati oltre 173mila incidenti stradali con feriti, in crescita rispetto al 2023. Tuttavia, i decessi sono leggermente calati, secondo il nuovo rapporto ACI-Istat. Una dinamica che si riflette anche in Liguria, dove i numeri indicano una maggiore diffusione dei sinistri ma con un impatto meno grave, soprattutto nel capoluogo.
In media, ogni giorno nel Paese si contano 475 incidenti, 641 feriti e oltre 8 morti. A livello nazionale, i feriti sono cresciuti del +4,1% rispetto all'anno precedente, mentre i decessi sono scesi di un lieve -0,3% (3.030 morti nel 2024 contro 3.039 nel 2023).
Liguria: Genova tra le province con incidenti meno gravi - Un dato incoraggiante riguarda proprio Genova, che si colloca tra le province con indice di mortalità tra i più bassi d’Italia (meno di 10 morti ogni 1.000 incidenti). Ciò indica che, pur avvenendo molti sinistri, questi tendono a essere meno letali rispetto ad altre zone del Paese.
Nel confronto nazionale, spiccano province come il Sud Sardegna (indice di mortalità 59,6) e Nuoro (51,4), mentre Genova, insieme a Milano, Monza Brianza, Gorizia e Verbano-Cusio-Ossola, registra un tasso di letalità contenuto. Anche in Liguria, dunque, si intravede un trend positivo nella sicurezza stradale, probabilmente legato a interventi infrastrutturali, controlli più serrati e sensibilizzazione.
Incidenti su bici e monopattini: Liguria meno colpita - Sul fronte della mobilità leggera, i dati nazionali parlano di 185 ciclisti deceduti (in calo del -12,7%) e 23 vittime su monopattino (+9,5%). La Liguria non figura tra le province con i numeri più critici: Milano, Torino, Roma e Napoli registrano i dati peggiori, sia per ciclisti che pedoni. In tutta Italia, nel 2024, sono morti 470 pedoni, di cui ben 65 solo nella provincia di Roma.
L’obiettivo 2030 è lontano - La Commissione Europea punta a dimezzare entro il 2030 il numero di morti e feriti gravi sulle strade, rispetto ai dati del 2019. Ad oggi, solo 3 province italiane hanno raggiunto quell’obiettivo: Verbano-Cusio Ossola, Gorizia e Campobasso. Per la Liguria la riduzione c’è, ma non abbastanza marcata da rientrare tra le aree più virtuose. Tuttavia, la bassa letalità degli incidenti a Genova rappresenta un buon punto di partenza.
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