Liguria, enti locali rinegoziano oltre 1200 mutui: operazione più grossa realizzata negli ultimi anni dalla Cassa Depositi e Prestiti

di Gaia Cifone

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Massimo Di Carlo: "Con questa operazione gli enti locali potranno liberare, nel periodo 2023-2024, risorse pari a 320 milioni da impiegare fin da subito"

Liguria, enti locali rinegoziano oltre 1200 mutui: operazione più grossa realizzata negli ultimi anni dalla Cassa Depositi e Prestiti

Gli enti locali della Liguria hanno scelto di rinegoziare più di 1.200 mutui per un debito residuo complessivo di circa 580 milion. Lo rende noto Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) illustrando il piano di rinegoziazione dei mutui con Comuni, province e Città metropolitane. La Cassa fa sapere che "si tratta della più estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da Cdp, insieme a quella attivata nel 2020 per far fronte all'emergenza epidemiologica da covid-19". A livello nazionale l'iniziativa ha consentito di rinegoziare oltre 30 mila prestiti per un debito residuo totale di circa 7,3 miliardi (il 30% del totale rinegoziabile) e di liberare così fino a circa 320 milioni di risorse nel periodo 2023-2024 da utilizzare, tra l'altro, per far fronte alle esigenze finanziarie determinate dal difficile contesto di aumento dei costi energetici e delle materie prime. "La rinegoziazione dei mutui rappresenta uno strumento che Cdp mette a disposizione degli enti per sostenerli ai fini dello sviluppo del territorio nelle fasi di complessità e criticità. - spiega il vicedirettore generale e direttore Business della Cassa Massimo Di Carlo - Con questa operazione gli enti locali potranno liberare, nel periodo 2023-2024, risorse pari a 320 milioni da impiegare fin da subito. In un momento di particolare incertezza legata all'attuale contesto macro-economico e geopolitico, Cassa Depositi e Prestiti è al fianco degli amministratori locali, per rispondere efficacemente alle istanze delle comunità e ai bisogni dei cittadini".