Lerici, la Marina Militare fa brillare una mina subacquea

di Pietro Roth

Spettacolare operazione: conteneva circa 125 chili di esplosivo ad alto potenziale

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I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Spezia, hanno condotto una delicata operazione nelle acque antistanti Lerici  tesa a rimuovere e neutralizzare una mina subacquea risalente alla seconda guerra mondiale. L'intervento d'urgenza era stato richiesto dalla locale Prefettura, a seguito della segnalazione da parte dei subacquei della Lega Navale della Spezia del rinvenimento, a 8 metri di profondità ed a soli 50 metri dalla diga foranea del paese, di un manufatto riconducibile ad un ordigno esplosivo che era incastrato tra le rocce ed in pessimo stato di conservazione. Le preliminari operazioni subacquee, condotte il 19 marzo dai Palombari del Comsubin, hanno permesso di riconoscere l'oggetto come una mina ad ormeggio italiana, anti nave ed anti sommergibile, che conteneva ancora i suoi 125 Kg di esplosivo ad alto potenziale. Nell'ambito di un apposito bando d'interdizione alla navigazione, emanato dalla Capitaneria di Porto della Spezia, il 20 aprile gli operatori del GOS hanno rimosso l'ordigno esplosivo dal fondo per poi rimorchiarlo fino ad una zona di sicurezza, individuata dall'Autorità Marittima, dove è stato distrutto attraverso le consolidate procedure tese a preservare l'ecosistema marino.