Lavoro a Genova, tra numeri in chiaroscuro e giovani in fuga: la sfida oltre la propaganda

di Carlotta Nicoletti

1 min, 56 sec

Occupazione in crescita ma precaria, assunzioni stabili ma poco qualificate: in Liguria il mercato del lavoro resta fragile e frammentato

Lavoro a Genova, tra numeri in chiaroscuro e giovani in fuga: la sfida oltre la propaganda

In Liguria il lavoro c’è, ma spesso non è stabile né sicuro. I numeri parlano di un mercato in transizione, tra difficoltà di incrociare domanda e offerta, crescita dell’occupazione dipendente e aumento degli infortuni. Il Primo Maggio accende il confronto politico, ma dietro le cifre si nasconde un disagio più profondo.

Domanda e offerta – Le imprese cercano tecnici, operai specializzati, ingegneri, ma faticano a trovarli secondo Confindustria. 

Occupazione – I dati Istat mostrano un calo dell’occupazione nel 2024: -2,3% rispetto all’anno precedente, pari a 15.029 lavoratori in meno. Ma a marzo si è registrata una lieve inversione, con un +0,5% nel tasso di occupazione. Cresce il lavoro dipendente, cala quello autonomo, soprattutto nei settori tradizionali come commercio e ristorazione.

Sicurezza – Il dato più preoccupante riguarda la sicurezza: il 72,6% dei controlli del 2025 ha rilevato irregolarità, e gli infortuni mortali sono aumentati. I sindacati chiedono più prevenzione. 

Contratti – Le assunzioni calano dell’1,6%, quelle a tempo indeterminato sono solo l’11,7%, ben sotto la media nazionale. Crescono solo stagionali e intermittenti. A soffrire di più sono i giovani e chi cerca stabilità.

Politica – In campagna elettorale, i toni si accendono. Silvia Salis parla di “futuro perso”, Piciocchi replica con i dati in crescita. Ma la realtà è più complessa: tra numeri positivi e precarietà, il nodo resta la qualità del lavoro.

Primo Maggio – Oltre la ricorrenza, il Primo Maggio resta simbolo di diritti da conquistare. A ricordarlo è il presidente Sergio Mattarella, che ha scelto la Bsp Pharmaceuticals di Latina come esempio positivo, ma ha lanciato un monito chiaro per tutto il Paese: "I salari reali sono inferiori al 2008. È una dinamica che alimenta le disuguaglianze, frena la natalità e spinge i giovani a emigrare", le parole del Presidente sono un'amara realtà che picchia forte e risuona nelle case degli italiani: "Tante famiglie non reggono l'aumento del costo della vita".

Riflessione – Il lavoro non può limitarsi a essere numericamente presente: deve essere dignitoso, sicuro, ben retribuito. Per Genova e la Liguria, la sfida non è solo creare occupazione, ma renderla sostenibile nel tempo. Il Primo Maggio ci ricorda che i diritti non sono garantiti per sempre: vanno difesi, aggiornati e redistribuiti.

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