La Spezia, installazione audiovisiva fa rivivere il bombardamento del '43

di Stefano Rissetto

2 min, 3 sec

L'incursione aerea degli alleati provocò 120 vittime e distrusse il Duomo e i conventi di Agostiniani e Clarisse

La Spezia, installazione audiovisiva fa rivivere il bombardamento del '43

Il tremendo bombardamento del 19 aprile 1943, che rase al suolo gran parte del centro storico della Spezia, è al centro di un progetto di recupero memoriale basato su un'installazione audiovisiva ambientata in un ex rifugio antiaereo della Seconda Guerra . L'ex ricovero Sella-Manzoni-Sant'Agostino è stato infatti ripristinato e reso nuovamente agibile dopo un lungo lavoro di restauro e aprirà venerdì 2 giugno alle 11.30 per ospitare un percorso nella storia della città dal 1343, anno della fondazione della "Podesteria de Spedia", fino al Novecento.
 

"Grazie al coordinamento con la Soprintendenza Ligure abbiamo creato un percorso multimediale di circa 45 minuti che si conclude con la simulazione dei bombardamenti dell'aprile 1943 - ha spiegato il sindaco Pierluigi Peracchini -. Resterà aperto gratuitamente per i primi dieci giorni, poi sarà visitabile su prenotazione per gruppi di 25 persone massimo". In futuro sarà emesso un bando di gestione.
 

L'iniziativa fa parte del progetto La Spezia Forte per il recupero delle fortificazioni otto-novecentesche, che avrebbe dovuto essere attivo da tempo ma che, per beffarda ironia del destino, ha subito un rallentamento a causa della guerra in Ucraina che ha complicato l'ottenimento di alcuni materiali.
 

L'installazione, realizzata da ACME04, percorre le vicende della città attraverso le "voci" dei personaggi storici che ne marcarono gli eventi, dal doge Simone Boccanegra a Guglielmo Marconi, passando per il corsaro Giuliano Gattilusio, Napoleone e Cavour. Al termine del percorso si odono le voci dei civili che vengono richiamati al riparo dagli allarmi, mentre si intensifica il rumore dei motori dei velivoli avvicinarsi per scaricare le bombe.
 

L'ex rifugio antiaereo, a cui si accede da Via del Prione, fu costruito nel 1943 e poteva ospitare fino a 6.500 persone.

 

L'incursione ricordata nella storia era stata preceduta da un analogo bombardamento nella notte tra il 13 ed il 14 aprile, con uno stormo di Lancaster e Halifax della Royal Air Force a scaricare sulla città 500 tonnellate di bombe. Sul piano militare, il fallimento fu totale: arsenale e porto non subirono danni, in compenso fu disintegrata gran parte del centro. Altrettanto tragico l'errore nel punto di mira della notte tra il 18 e il 19 aprile, quando una formazione di Lancaster e di Halifax sganciò oltre 1.300 tonnellate di bombe, senza colpire la base navale ma martoriando quel che restava del centro storico. Nel bombardamento del 19 aprile morirono 120 persone e furono cancellati per sempre alcuni edifici storici tra cui il Duomo di Santa Maria, il trecentesco Convento degli Agostiniani e il vicino Monastero delle Clarisse.

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