La Spezia: detenuto aggredisce agente, Uilpa denuncia sovraffollamento e carenze di organico

di Redazione

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Pagani: "Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria sono stremati da turnazioni di servizio che possono durare anche 14 ore consecutive"

La Spezia: detenuto aggredisce agente, Uilpa denuncia sovraffollamento e carenze di organico

Un grave episodio di violenza si è verificato nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 15, all'interno del carcere di Villa Andreino, a La Spezia. Un detenuto di origine magrebina, appena trasferito da un istituto piemontese e ristretto presso la terza sezione, secondo piano, ha aggredito brutalmente un agente della Polizia Penitenziaria con calci e pugni, pretendendo di essere portato in infermeria.

L’agente ferito è stato immediatamente trasportato presso un ospedale cittadino, dove ha ricevuto cure mediche e una prognosi di dieci giorni. A darne notizia è Fabio Pagani, segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Liguria.

Pagani ha colto l’occasione per denunciare ancora una volta la difficile situazione dell’istituto spezzino, che da tempo fa i conti con il sovraffollamento e la carenza di personale: “Ad oggi il carcere di La Spezia ospita 190 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 151. Solo nell’ultimo mese – spiega il sindacalista – sono arrivati ben 70 nuovi detenuti, senza alcun rinforzo per il personale di Polizia Penitenziaria”.

La UILPA evidenzia inoltre come il personale in servizio sia ampiamente sottodimensionato: a fronte di una pianta organica prevista di 133 unità, ne risultano presenti solo 114. “Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria sono stremati da turnazioni di servizio che possono durare anche 14 ore consecutive – continua Pagani – e in alcuni momenti un solo agente si trova a coprire tre o quattro posti di servizio. Siamo di fronte a una compressione costante di diritti, anche di rango costituzionale”.

Il sindacato torna quindi a sollecitare un intervento urgente da parte del Ministero della Giustizia per garantire condizioni di lavoro dignitose e la sicurezza all'interno degli istituti penitenziari.

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