La Spezia, cucciolo di capriolo "salvato" da due automobilisti: non potrà tornare libero

di Alessandro Bacci

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L'animale si trovava sul ciglio della strada, sarà curato dai volontari dell'Enpa ma senza la guida della madre dovrà vivere in cattività

La Spezia, cucciolo di capriolo "salvato" da due automobilisti: non potrà tornare libero

Durante le ultime settimane i Carabinieri forestali hanno portato a termine il recupero di diversi esemplari di animali. Nel periodo primaverile le segnalazioni di animali in difficoltà aumentano. I carabinieri della stazione di Borghetto Vara hanno recuperato un giovanissimo esemplare di capriolo. L’animale, di circa due mesi di vita, era stato prelevato da una coppia di cittadini del luogo che stava percorrendo con la propria automobile la strada comunale che porta in località Groppo, in comune di Sesta Godano. I due automobilisti hanno visto il cucciolo sul ciglio della strada e hanno deciso di caricare l’animale in macchina e portarlo presso la loro abitazione dove hanno anche provato a sfamarlo con del latte. L’animale visibilmente debilitato è stato quindi affidato ai Carabinieri forestali che lo hanno poi trasportato fino al centro di recupero fauna selvatica gestito dall’Enpa di Campomorone nel comune di Genova.

Qui l’animale sarà senz’altro curato ma ci sono poche possibilità che possa essere rimesso in natura perché l’uomo, pur allevandolo, non riesce a compensare i basilari insegnamenti sulla vita in natura che gli avrebbe fornito la madre. Per questo motivo si ricorda che devono essere recuperati solo gli animali in oggettiva difficoltà derivante da eventi accidentali, nel caso specifico sarebbe stato sufficiente far allontanare il piccolo dalla strada senza toccarlo. Infatti talvolta i nuovi nati abbandonano spontaneamente il luogo di nascita allontanandosi dai genitori i quali però continuano a vegliare su di loro e ad alimentarli. Chi interviene, anche con le migliori intenzioni, spostandoli e toccandoli, anche solo accarezzandoli, imprime sugli animali l’odore umano e la madre, non riconoscendoli più, li abbandona. in questo modo vengono condannati ad una vita da orfani ed in cattivita’.