La spesa all'epoca del coronavirus: boom di richieste per le consegne a domicilio

di Marco Innocenti

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Alcune catene ormai consegnano solo dopo il 20 marzo

La spesa all'epoca del coronavirus: boom di richieste per le consegne a domicilio

La paura del contagio ha cambiato radicalmente le abitudini di molti di noi ma l'alimentazione resta comunque una delle necessità fondamentali a cui nessuno di noi può proprio rinunciare. E così molti si sono ingegnati per ridurre al minimo le possibilità di contagio, ricorrendo alla spesa online. Con l'effetto però di sovraccaricare un servizio che, fino ad ora, era utilizzato solo da un gruppo ristretto di persone, quelle più tecnologiche o, magari, quelle più indaffarate, con meno tempo a disposizione per fare la spesa in modo tradizionale.

E allora, ecco che di colpo i servizi di spesa online hanno iniziato ad accumulare tempi epocali: tutte le fasce orarie per il ritiro in negozio sono intasate fino addirittura al 20 marzo, stesso discorso per il ritiro nei locker point o per la consegna a domicilio. Alcuni supermercati poi hanno dovuto limitare il servizio al solo centro cittadino, escludendo di fatto le periferie che però spesso sono anche le zone più popolose.