Sori, la prima nazionale di Tullio Solenghi rima con risata, ma... “nobile”

di Giulia Cassini

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La letteratura comica da Aristofane a Flaiano, da Marziale ad Achille Campanile in scena nella serata del 16 ottobre

Sori, la prima nazionale di Tullio Solenghi rima con risata, ma... “nobile”

Una prima nazionale di prestigio al Teatro Comunale di Sori mercoledì 16 ottobre alle 21 con Tullio Solenghi in “La risata nobile”. Il percorso su produzione del Teatro Pubblico Ligure è firmato da Sergio Maifredi e Tullio Soleghi e insiste sulla letteratura comica da Aristofane a Flaiano, da Marziale ad Achille Campanile ( biglietti 15 euro per l'intero; 12 euro per il ridotto e informazioni anche sui bus navette gratuiti attivati online).

Il potere della risata non è stato sempre tenuto in debita considerazione, ma Tullio Solenghi nell'affascinante monologo vuole ridare il pieno valore alla satira dalla notte dei tempi a oggi. Ci sono anche veri e propri omaggi ad amici come Bruno Lauzi con la sua ironia anche sulla malattia e poi un tributo a Paolo Villaggio. Un progetto ambizioso “La risata nobile” ricordando anche come sulla scomparsa della “Commedia” di Aristotele, Umberto Eco abbia concepito un best seller del calibro de “Il nome della rosa”, dove un frate è disposto uccidere pur di evitare che si diffonda il potere incontrollabile della risata, ritenuto diabolico.

Lo spettacolo sarà portato in scena a Genova anche a marzo dal 17 al 22 presso il Teatro Duse. Per Tullio Solenghi e Sergio Maifredi “La risata è una rivoluzione senza effetti collaterali, del resto la vera prova per un attore è il teatro comico”. Anche perchè gli attori comici non possono trincerarsi dietro a nulla: la risata non è un like distratto su un social o un applauso forzato, è sempre genuina. E catturare il pubblico sulla spontaneità è sempre più difficile.