La Regione Liguria istituisce il garante dei detenuti

di Redazione

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È la seconda regione italiana ad attivare tale figura dopo la Lombardia

La Regione Liguria istituisce il garante dei detenuti

Sulla scia di quanto già fatto dalla Regione Lombardia anche la Liguria istituisce un "Garante regionale per la tutela delle vittime di reato". La proposta di legge presentata dalla Lega è stata approvata dal Consiglio regionale con 22 voti a favore (l'intero centrodestra, l'M5S, il Buonsenso e il consigliere del gruppo misto Giovanni Boitano) e 7 astenuti (Pd, Linea Condivisa e Italia Viva). Il Garante fornirà assistenza, pronta e gratuita, alle vittime di reato.

"Una pagina importante per la Liguria. - commenta il consigliere della Lega Giovanni De Paoli - Aver approvato un garante dei detenuti e non delle vittime di reato sarebbe stata una grande stortura. Molto spesso le persone che hanno subito dei grossi torti, come l'assassinio di un congiunto, pur restando libere è come se fossero condannate all'ergastolo". "Sono orgoglioso di difendere le persone deboli in un momento di difficoltà con un nuovo punto di riferimento", sottolinea il capogruppo della Lega Franco Senarega.

"La proposta di legge introduce una novità sulle potenzialità dei garanti, - interviene il consigliere Luca Garibaldi (Pd) - ci asteniamo non perché siamo contro le vittime di reato, ma perché non pensiamo che sia lo strumento più utile per difenderle, visto che esistono già delle proposte di legge a livello nazionale".

"Non condivido la proposta nella sostanza. - ribadisce il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino - Il garante è un elemento sovrabbondante, quasi tutte le questioni poste dalla Lega potrebbero essere assolte da un difensore civico".

Il Garante si occuperà di offrire sostegno, assistenza, protezione di natura socio sanitaria, legale, psicologica alle vittime di reato. Provvederà all'istituzione della Rete multidisciplinare di supporto e di tutela delle vittime di reato. Sarà eletto dal Consiglio regionale a scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dei consiglieri assegnati, resterà in carica cinque anni e non sarà rieleggibile, gli sarà attribuita un'indennità di funzione pari al 40 per cento dell'indennità mensile lorda spettante ai consiglieri regionali, nonché i rimborsi spese e trattamenti di missione previsti per i dirigenti della Regione.