“La logistica dei farmaci" a Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry

di Marco Innocenti

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Sarà l'argomento del seminario in programma nel pomeriggio del 9 marzo, nell'ambito della rassegna che si terrà in streaming

“La logistica dei farmaci" a Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry

È uno di quei processi e sevizi di cui non ci accorgiamo, che diamo per scontati. Si va in farmacia con una ricetta, la medicina non c’è ma, ti dice il farmacista sicuro, se ripassa oggi alle tre del pomeriggio la trova. E infatti. Sembra Amazon e del grande retailer ha i numeri: 6 milioni di spedizioni l’anno, per quasi 45 milioni di colli e 345mila tonnellate di scatole, flaconi, fiale. È la logistica farmaceutica italiana, dal cui funzionamento dipende la salute di tutti e mai come oggi si ritrova nei titoli del telegiornale e delle prime pagine. “Grazie” alla pandemia o meglio al suo rimedio definitivo: i vaccini.

Di questi due aspetti, la normalità e l’emergenza, si discuterà in diretta streaming durante Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry nel pomeriggio del 9 marzo prossimo. In programma gli interventi di operatori del settore e fornitori di tecnologie e soluzioni per un servizio che deve svolgersi con regole precise e stringenti. Tra tracciamento in tempo reale della catena del freddo e contenitori capaci di garantire temperature bassissime per giorni senza consumo di energia, le tecnologie stanno procedendo rapidamente spinte dalle normative e dagli standard, ma soprattutto da esigenze pratiche. Tra queste la necessità di fare arrivare ai cittadini, anche nelle località più isolate, i vaccini anti-Covid in tempi rapidi e nella massima sicurezza. Su questo punto l’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci, co-organizzatore della sessione, fornirà una sintesi delle sue raccomandazioni, ormai ripetutamente citate a modello e da tempo a disposizione di chiunque, organi centrali dello Stato o Regioni, vogliano farne uso.

“L’approccio di OITAf al problema – commenta Clara Ricozzi, Presidente dell’Osservatorio – si basa sull’identificazione di tre catene logistiche: dei vaccini, dei vaccinandi e dei vaccinatori, e del loro sviluppo a servizio della fase di somministrazione, vista come la “fabbrica” destinataria delle catene di fornitura. Questo approccio originale – conclude Ricozzi – caratterizza la nostra posizione e sta nel tempo raccogliendo i consensi e speriamo la realizzazione pratica cui puntiamo”.