L'idrogeno come carburante, una sfida difficile per il futuro

di Simone Galdi

1 min, 49 sec

Gli esperti avvertono: l'idrogeno come alternativa nel trasporto potrebbe scontrarsi con ostacoli economici e tecnici

L'idrogeno come carburante, una sfida difficile per il futuro

L’idrogeno, elemento 14 volte più leggero dell’aria, potrebbe non essere il carburante del futuro per i veicoli, nonostante le sue potenzialità. Un recente studio di Lux Research avverte che le sfide economiche e tecniche potrebbero limitarne l’applicazione, soprattutto nel settore dei trasporti.

Prezzi attuali – Oggi, il costo dell’idrogeno varia tra i 15 e i 30 dollari al chilogrammo, un livello che lo rende poco competitivo rispetto all’elettricità, secondo Christopher Robinson e Anirudh Bhoopalam, rispettivamente Senior Director e Analyst di Lux Research. “Nel 2024, possiamo affermare con certezza che il futuro dell’industria automobilistica è elettrico”, scrivono i ricercatori.

Sfida economica – Anche se un aumento della scala produttiva potrebbe abbassare i costi, i due esperti sottolineano che l’ostacolo principale risiede nei costi operativi. “L’idrogeno potrebbe competere con il diesel, ma non con l’elettricità, le cui operazioni sono significativamente più economiche”, evidenziano.

Settore dei trasporti – Per quanto riguarda il trasporto merci, Robinson e Bhoopalam sollevano dubbi sull’assunto che le batterie non saranno in grado di supportare lunghe percorrenze o ricariche rapide. Concetti innovativi come il battery swapping, che prevede la sostituzione rapida delle batterie per ridurre i tempi di ricarica, potrebbero rappresentare una soluzione più pratica.

Applicazioni industriali – Nonostante le difficoltà nel settore dei trasporti, l’idrogeno potrebbe trovare impiego in settori industriali come la produzione di acciaio. Qui, l’energia a idrogeno è già parte di alcune strategie di decarbonizzazione. Aziende siderurgiche stanno pianificando di sostituire gli altiforni tradizionali con forni ad arco elettrico alimentati da ferro a riduzione diretta, prodotto grazie all’idrogeno.

Prospettive – I ricercatori suggeriscono che l’energia a idrogeno possa avere successo in applicazioni stazionarie, come quelle industriali, piuttosto che nei trasporti. “Le aziende energetiche dovrebbero concentrarsi su utenti esistenti di idrogeno e industrie pesanti che mirano alla decarbonizzazione”, concludono Robinson e Bhoopalam.

Mentre il dibattito sull’idrogeno come carburante alternativo continua, appare chiaro che la sua diffusione su larga scala richiederà innovazioni tecnologiche e politiche mirate a ridurre costi e barriere operative.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.