L'aeroporto di Treviso torna operativo con 62 destinazioni servite
di Edoardo Cozza
Il traffico era stato spostato tutto su Venezia durante la fase acuta della pandemia
Con l’apertura della base di Ryanair, l’aeroporto di Treviso riprende l’operatività dei voli commerciali, interrotta nei mesi di drastica riduzione del traffico a seguito della crisi pandemica. In un’ottica di razionale gestione del sistema aeroportuale Venezia – Treviso, la residuale attività del Canova era stata trasferita al Marco Polo di Venezia, così da garantire la continuità del Gruppo in un momento in cui tutte le previsioni venivano continuamente smentite, garantendo nel contempo occupazione e stipendi al personale dello scalo, attraverso la tempestiva attivazione della cassa integrazione.
Con la stagione estiva, che per il trasporto aereo va da fine marzo a fine ottobre, anche il traffico del Canova ha inizato una graduale ripresa, favorita dalla diffusa ed efficace campagna di vaccinazione, dall’eliminazione dei 5 giorni di quarantena per chi entra in Italia da Paesi Europei e dal prossimo Green Pass europeo (1^ luglio). Complessivamente saranno 62 le destinazioni servite, di cui 48 da Ryanair e 14 da Wizzair, superiori a quelle dell’estate 2019.
Enrico Marchi, Presidente del Gruppo SAVE: “Questo è un giorno importante per l’aeroporto Canova e per il Sistema aeroportuale Venezia – Treviso, che riprende la sua completa e coordinata funzionalità operativa dopo oltre un anno di stallo del traffico. La scelta di concentrare a Venezia i pochi voli rimasti era stata necessaria, ma nei mesi scorsi abbiamo sempre rassicurato che il Canova avrebbe riaperto quando ci sarebbero stati i passeggeri”.
Per Mario Conte, sindaco di Treviso: “La riapertura dell’aerostazione rappresenta una notizia importantissima per il rilancio turistico ed economico della città, della Marca Trevigiana e del Nordest. La ripresa del traffico aereo e la frequentazione dell’aeroporto permetteranno di tornare a lavorare anche a tutte le attività del comprensorio, duramente colpite dalle conseguenze della pandemia. Durante lo stop forzato ho avuto modo di ricevere proprietari e gestori raccogliendo preoccupazioni e istanze. Da parte mia, però, non sono mai mancate le rassicurazioni sull’arrivo di questo momento che per me è sempre stata una certezza. Ora inizia un nuovo capitolo della storia dell’aeroporto che vede finalmente la nostra Città protagonista con le istituzioni, le categorie e i principali attori del territorio in un progetto di sviluppo per rendere Treviso il polo logistico di riferimento anche in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026”
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