Treviso, 28 nuovi bus nel 2020 per un investimento da 7,3 milioni di euro
di Redazione
I primi 5 saranno in strada già nei prossimi giorni
Il piano di ammodernamento della flotta di Mobilità di Marca Spa, azienda del trasporto pubblico locale della provincia di Treviso, prosegue con un nuovo risultato raggiunto nel primo quadrimestre del 2020. Tra gennaio e aprile è programmata l’immatricolazione e la messa su strada di ben 22 nuovi autobus di nuova generazione con la conseguente rottamazione di altrettanti mezzi inquinanti.
Si inizia questa settimana con l’arrivo sulle strade di Treviso e hinterland, di 5 nuovi Mercedes Citaro: alimentazione gasolio Euro 6 (con prestazioni in termini di emissioni di CO2 migliori anche del metano), 12 metri di lunghezza, oltre 100 posti-passeggero (soprattutto in piedi per facilitare salite e discese nei brevi percorsi cittadini). Si tratta di uno dei modelli ormai più diffusi in tutta Europa e già positivamente testato a Treviso. L’investimento complessivo sfiora il milione e 400 mila Euro (il costo è sostenuto in parte da contribuzione UE, POR-FESR per l’area Urbana di Treviso, e per in parte – 600 mila euro – direttamente da MOM).
Entro Aprile sono già certe altre immatricolazioni: a febbraio 4 bus Setra da oltre 14 metri interurbani per l’area Montebelluna-Castelfranco-Asolo; a marzo 5 Man Lion’s City interurbani da 13,4 metri; sempre a marzo 8 Iveco Crossway 12 metri per ambiti suburbani e ad aprile, 3 Menarini Citymood per ambiti urbani, da 10 e 12 metri (destinati anche a Vittorio Veneto e Conegliano). In totale si arriva quindi a 22 consegne già programmate nel primo quadrimestre.
Gli acquisti nel 2020 riguardano però un totale di 28 mezzi: va ad aggiungersi all’ elenco, un altro mezzo elettrico da assegnare all’area urbana Montebelluna-Castelfranco e 2 mezzi ibridi per l’area urbana di Treviso. Si tratta di un modello di nuova introduzione per MOM (ma già ben utilizzato in altre città, ad esempio Bologna). Verranno acquistati entro l’estate 2 Citaro Hybrid che abbinano al tradizionale motore un modulo elettrico per l’accumulo dell’energia: durante la frenata e la decelerazione; il sistema agisce come un generatore producendo energia elettrica che viene inviata a speciali condensatori (i supercaps) che la accumulano per renderla di nuovo disponibile per una nuova fase di accelerazione. Il risparmio in termini di consumi è nell’ordine dell’8,5 % e si traduce in abbattimento delle emissioni. Le due macchine costeranno oltre mezzo milione di Euro.
In tutto, gli acquisti avviati nel 2019 che si concluderanno entro il 2020 comporteranno un investimento di 7 milioni e 360 mila euro (di cui 3,3 finanziati direttamente da MOM). “Abbiamo avviato un massiccio piano di rinnovo della flotta che nel 2020 ci porterà a raggiungere l’obiettivo del 25% degli autobus rottamati e sostituiti con mezzi di nuova generazione, più green. Un impegno che continuerà con costanza per MOM – spiega il Presidente, Giacomo Colladon – anche nei prossimi anni. Spetta infatti al trasporto pubblico dare il buon esempio in termini sia di confort per l’utenza, che di sostenibilità ambientale. Ma dobbiamo ricordare che il trasporto collettivo è sempre la scelta giusta in termini ambientali: se si guarda alle CO2 per persona trasportata, l’auto privata (che trasporta in media due persone), supera di oltre il doppio un autobus del trasporto pubblico”.
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